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Piazza Tinello (no, la pozza verde-Hulk non è la “notizia” di questa foto né di queste righe)

Si perdonerà il titolo volutamente “furbetto”, ma davvero l’orrida pozza verdastra a cui sono ridotte oggi le due fontane di piazza Grimoldi non sono la piccola news di giornata né il fulcro di queste poche righe.

La vera “innovazione”, per così dire, è il tinello itinerante che si è spontaneamente formato sotto i gelsi di piazza Grimoldi, a poca distanza dalle vasche color Hulk. Troppo golosa, d’altronde, soprattutto per i turisti ma non soltanto, la catasta di seggiole blu non custodite sotto il Broletto.

E infatti, le sedute color Puffo sono finite per essere legittima preda di tedeschi, americani, giapponesi e lariani doc così da costituire un sorta di cinemino improvvisato con vista piazza Duomo-Portici Plinio.

Nulla di grave, come si può negare qualche minuto di sosta e refrigerio sotto il mantello verde – peraltro perfetto pendant delle fontane – ai viandanti? Non si può. Soprattutto nessuno lo fa, a partire dal Comune. E infatti.

Altro tema, sempre in zona, lo stato di semiabbandono in cui versa l’ex infopoint al Broletto dopo il trasferimento voluto dall’ex assessore al Turismo Simona Rossotti in via Albertolli.

In questo caso è stata la consigliera del Gruppo Misto, Ada Mantovani, a chiedere nuovamente lumi all’assessore Carola Rossotti sul futuro dell’ex punto turistico.

“Ora è vuoto, con un solo cartello informativo su una mostra, nei giorni scorsi era anche peggio perché c’erano i rimasugli di quella allestita precedentemente – ha detto Mantovani – Mi chiedo e le chiedo: non potrebbe essere usato come vetrina per esporre materiale relativo alle manifestazioni culturali o a qualsiasi altra attrattiva della città? Penso ai monitor spenti all’interno, se appesi alle vetrine potrebbero riprodurre le sale e le bellezze dei nostri musei”.

Ada Mantovani

Dubbi, infine, sono stati espressi dalla consigliera sulla potenziale destinazione – ventilata nei giorni scorsi proprio da Gentilini – dell’infopoint dedicato alle aziende comasche: “Sono stati spesi soldi pubblici per un servizio pubblico legato al turismo”, ha sottolineato Mantovani.

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3 Commenti

  1. Vista la scarsità di panchine e zone d’ombra mi sembra che utilizzare quelle sedie
    e spostarle a piacimento sia una bella conquista per cittadini e turisti, del resto a Cannes lungo la Croisette da sempre si spostano e utilizzano quelle belle e pesanti sedie azzurre per ammirare il mare, prendere il sole oppure l’ombra….se solo le nostre fossero solo un po’ più belle…sedie dipinte da artisti…perché no?

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