La proposta di rifacimento integrale della piscina di Muggiò depositata a Palazzo Cernezzi dall’impresa Nessi&Majocchi, che prevede un partenariato pubblico-privato, potrebbe avere definitivamente la meglio sulla ristrutturazione diretta (con spesa che si avvicina al milione di euro) dell’attuale impianto da parte del Comune.
Questo, almeno, quello che si apprende da una stringatissima nota diffusa dall’amministrazione oggi.
“E’ pervenuta oggi dalla società incaricata (dall’amministrazione stessa, ndr) la valutazione della proposta di locazione finanziaria relativa al centro natatorio di Muggiò – si legge – La società valuta una convenienza per il Comune di procedere con soluzioni di partenariato pubblico/privato contrattuale. L’argomento verrà affrontato a breve dalla giunta comunale”.
Se si tratti di una svolta definitiva o meno non è dato sapere ma è chiaro che la soluzione del caso piscina di Muggiò, con la vasca scandalosamente chiusa da due anni per gravi problemi strutturali, prende una piega ben precisa.
Come noto, il progetto di Nessi&Majocchi prevede tre vasche complessive, una di 10 metri, con profondità ridotta, una di 25 e una di 51. L’intervento verrebbe realizzato in partnership con Iccrea Banca Impresa.
I lavori durerebbero circa di un anno per una spesa di circa 7,5 milioni finanziati con leasing.
Nei prossimi giorni, dunque, la parola finale alla giunta Landriscina. Ma se anche la strada, da oggi, potrebbe essere segnata, a patto di tenere a mente due coordinate precise: Forza Italia, nella maggioranza di centrodestra, sembrava decisamente più favorevole all’intervento diretto del Comune mentre Fratelli d’Italia da tempo propende esplicitamente per il progetto dei privati. Un’incognita, dunque, il riflesso di questo potenziale orientamento sugli equilibri del centrodestra a Palazzo Cernezzi.
2 Commenti
Parliamo del progetto già in pancia all’amministrazione dal 2014, guarda caso identico a quello ora presentato, che prevedeva una spesa pari alla metà circa di quanto ora preventivato? E si parla di progetto conveniente? Sulla base di cosa? E da quale punto di vista? E sulle risposte necessarie, non pendevano tempi massimi da norma per averli? Che sfascio
Si fa fatica a capire comunicazioni così sibilline e misteriose. Quando si leggono questi messaggi dove si cerca di spiegare il meno possibile, c’è sempre da chiedersi se si ha di fronte uno che ci perde e uno che ci guadagna o, come capita quando si fanno buoni affari, due che ci guadagnano. In due anni non si riesce a ristrutturare la piscina e di colpo si trova la soluzione. Un privato sconosciuto risolve gli stessi problemi tecnici e amministrativi che fino a ieri sembravano irrisolvibili da tecnici e assessori fin troppo conosciuti. In cambio questo privato sconosciuto chiede al Pubblico conosciuto la gestione della piscina, ovviamente, alle sue condizioni e non certo a quelle di chi non è riuscito a risolvere i problemi. Adesso bisogna cercare di capire se esiste almeno uno che ci guadagna. Se esiste, chi è? E se invece ci guadagnano sia il Pubblico sia il privato; chiedersi, in merito alla sibillina e misteriosa comunicazione, perché? ?