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Piscina di via Del Dos, lunedì la consegna delle chiavi. Pia Pullici (Thais): “Servizi sociali inesistenti”

Ormai manca veramente solo una manciata di ore alla chiusura definitiva della piscina di via Del Dos prevista per il 31 luglio. La vicenda, tra polemiche, ricorsi e scambi di accuse è nota (tutta la storia e gli approfondimenti) e sembra ben lontana dall’essere prossima a una conclusione, nonostante la scadenza imminente. Intanto lunedì primo agosto i soci di Thais, associazione che utilizza la struttura, presieduta dalla combattiva Pia Pullici si sono dati appuntamento alle ore 10 fuori dall’impianto quando si presenterà il funzionario incaricato dal Comune per il ritiro delle chiavi della piscina e per verificare che spogliatoi e locali siano sgomberati. “Saremo tutti li come forma di protesta e sicuramente interverranno anche altri soci di Colisseum. Vogliamo ribadire la nostra contrarietà alla chiusura e alle soluzioni proposte tipo l’utilizzo della piscina di Villa Guardia inadatta per i nostri disabili fisici gravi. Abbiamo spiegato tutto al sindaco, all’assessore competente e alla dirigente dei servizi sociali Luciani”. E proprio nei confronti di quest’ultima, Pia Pullici amplia il discorso e con una lettera evidenzia come, a suo giudizio, non sia stato svolto un lavoro adeguato in ambito sociale. Ecco alcuni passaggi della missiva.

“Lamentiamo una mancanza di programmazione delle attività principali dei Servizi sociali a Como, oltre alla vicenda Colisseum. Nessuna notizia sul “Dopo di noi” da parte del Comune, con l’assenza di una qualsivoglia proposta in bilancio. La Casa Albergo di via Volta giace nell’abbandono da 12 anni. La Consulta dell’Handicap annullata e mai ripristinata. Inoltre ribadiamo come le associazioni disabili non siano state avvisate della chiusura di via del Dos e non sono state consultate preventivamente. In aggiunta ci domandiamo da quanto tempo non si parli di ristrutturazione del Crd, Cdd, Cse. Quello che appare è come ci sia una programmazione inesistente in ambito di servizi sociali. Ovviamente chiediamo lumi alla dirigente del settore Maria Antonietta Luciani, che è in Comune da anni, dal 2019 se non erro. Chiediamo a lei spiegazioni”

 

 

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9 Commenti

  1. Proposta: perché non sollevare da un lavoro manifestamente troppo oneroso per lei, la dirigente Luciani? Quali obiettivi ha raggiunto in questi tre anni?

  2. Grazie Gelindo. Pienamente d’accordo. Va posto un limite all’opposizione. Anche i giornali dovrebbero cessare di raccogliere proteste di accusatori del sindaco. Ma chi sono.non hanno mai fatto niente ed adesso vogliono parlare. Ci vuole la museruola.

    1. La sua teoria è assai interessante. Evitiamo che l’opposizione critichi, così tutto sembrerà perfetto. Perché la stessa cosa non è stata teorizzata per Lucini, Landriscina e Bruni? Probabilmente ci sarebbe stato un Landriscina bis, o no? E Rapinese sarebbe rimasto all’opposizione senza ovviamente criticare, senza qualche volta insultare, senza……. Soprattutto grazie a questa teoria sull’inutilità di dar voce alle opposizioni, sarà più divertente evidenziare i punti del programma non rispettati (la proroga? via Anzani?….la piscina? Bel record in meno di un mese), quelli stralciati perché dimenticati (ce ne sono moltissimi, non creda 😊, ci sarà da divertirsi); qualche cazzatella fuori programma (ne abbiamo già viste) ecc. ecc. Insomma, tutto quello che serve per fare opposizione, senza dubbio con più stile del Rapinese di minoranza, ma sempre opposizione.

    2. Anch’io sono d’accordo con l’amico Gelindo e con l’amico Tomas. Impedirei all’opposizione di partecipare ai consigli comunali, chè fanno sempre casino e non si riesce mai ad approvare quello che vuole il sindaco. Già gli hanno tolto i posteggi interni, dovrebbero togliergli anche il pass per entrare a palazzo Cernezzi…

    3. Ha appena detto che ci vorrebbe una museruola ad un Cavaliere della Repubblica, chapeau. Le lascio qui di seguito un breve riassunto per descrivere chi è Pia Pullici. Diplomata all’Isef di Roma, durante le prime Paraolimpiadi (Roma 1960) dove andò, ha scoperto il mondo della disabilità, con cui è stato amore a prima vista. Da allora ha impegnato tutte le sue energie per aiutare le persone con disabilità. Tra i tantissimi passaggi formativi anche le sue esperienze negli Stati Uniti. “Io insegnante di educazione fisica e fisioterapista decisi di andare un anno negli States, a Philadelphia per perfezionare la mia tecnica – racconta – e apprendere le ultime novità in ambito riabilitativo. Li il dottore presso il quale ero impegnata mi inviò diverse volte in dei centri in cui, allora era il tempo della guerra del Vietnam, si trattavano i reduci. Fu molto interessante e formativo”. Tra i mille passaggi di una vita entusiasmante “e veramente appagante grazie al confronto con i disabili che ti aprono veramente la mente”, aggiunge Pia Pullici, ha fondato associazioni di volontariato sia Nazionali (Uildm, Aism, Anffas, Cvs) che locali (Osha-Asp, Anabasi, il Seme, Ass.Tra, A.Ma.Te, Noi Sempre Donne, Thais, Coop. Sim-patia, L’Arca del Seprio). Attualmente è la presidente dell’associazione Thais di rieducazione a cavallo e in acqua.

  3. Ormai credo sia chiaro a tutti che il caso via Del Dos, per quanto non privo di serie problematiche, sia stato ampiamente strumentalizzato da parte di chi voglia fare politica sulla pelle dei disabili. Lo affermo senza alcuna incertezza dati i toni, i contenuti e gli atteggiamenti sprezzanti di certe associazioni, che piu’ che individuare strategie collaborative per provare a risolvere i problemi non hanno fatto che aggredire a testa bassa la nuova Amministrazione comunale.

    1. Ti ricordo che Pia é fresca di nomina dal Presidente della Repubblica per quello che fa e che ha fatto.
      Quando premieranno i chiaccheroni ignoranti se vuoi puoi sempre sperare.

  4. Senza tralasciare le pesanti responsabilità (politiche) dell’attuale amministrazione comunale, a onor del vero è comunque innegabile che c’è un passato di altrettante, opache e pessime gestioni da parte delle precedenti.
    Tuttavia porrei l’accento su un aspetto che ritengo determinante: le dirette responsabilità, su questo e altri punti, dei dirigenti comunali che hanno rivestito specifici ruoli direttivi nei servizi sociali del comune. Occorre sottolineare che, a partire dal ’97, con l’introduzione della Legge Bassanini (L. 191/97) costoro sono direttamente responsabili dei procedimenti gestionali (“la gestione amministrativa è attribuita ai dirigenti”).
    Ricordo, per completezza, che gli stipendi dirigenziali nella PA si sono nettamente discostati (verso l’alto) rispetto a quanto percepito dalla totalità dei dipendenti pubblici. Ciò perché la Legge assegna loro la responsabilità di controllo e di vigilanza rispetto l’impiego delle risorse pubbliche.

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