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Piscina di viale Geno, il ricorso di Pallanuoto Como è al Tar: “Dal Comune disparità di trattamento. Decisi più che mai ad andare avanti”

Lo avevano annunciato in occasione dell’ultimo incontro con la stampa.

Pallanuoto Como, Dato e Rallo: “Ricorso al Tar, esposto in Procura e verifiche su 14 atleti Como Nuoto”

Oggi, con una nota, Pallanuoto Como fa sapere: “confermiamo ufficialmente che Pallanuoto Como ha notificato il ricorso al Tar contro la decadenza dall’aggiudicazione del bando relativo al sito di viale Geno 14”.

E’ l’ennesimo capitolo in una querelle infinita sull’aggiudicazione del compendio di viale Geno che, comunque, vede oggi assegnata ufficialmente la struttura dal Comune di Como a Como Nuoto.

Ecco i passaggi centrali del ricorso presentato dalla società guidata da Giovanni Dato:

I punti trattati nel ricorso sono vari e affrontano tutto l’iter della vicenda, dalla stesura del bando a tutte le sentenze successive, che ci hanno visto sempre visto vincitori.

In particolare, abbiamo sottolineato la disparità di trattamento mostrata costantemente nei nostri confronti da parte dell’amministrazione comunale rispetto alla controparte. A mero titolo esemplificativo, la clausola di decadenza non prevista dal bando è stata inserita direttamente nel provvedimento di aggiudicazione della concessione a Pallanuoto Como.

Il Comune, avvalendosi di quella clausola, ha poi dichiarato decaduta Pallanuoto Como dalla concessione che è stata contestualmente aggiudicata a Como Nuoto senza però l’inserimento della medesima clausola di decadenza!

Pertanto, in mancanza della medesima clausola di decadenza prevista per la sola Pallanuoto Como, le dichiarazioni rese in gara da Como Nuoto sul numero di tesserati che hanno svolto attività agonistica non sarebbero mai idonee a comportare la decadenza dall’aggiudicazione, anche se valutate come non veritiere Comune.

Non così per Pallanuoto Como che, come ben noto, ha subito la decadenza dell”aggiudicazione per dichiarazioni rese in gara sul medesimo elemento di valutazione, ossia il numero di tesserati che hanno svolto attività agonistica, considerate non corrispondenti a quanto dalla stessa dichiarato in gara.

Siamo decisi più che mai ad andare fino in fondo e a fare chiarezza su tutto quello che di anomalo che è accaduto in questi anni per quanto riguarda il bando di Viale Geno 14. A nostra tutela, e a tutela dei cittadini comaschi, che meritano un’amministrazione equidistante e trasparente.

TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA

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