“Non ci hanno permesso di vedere il progetto. Anche per questo abbiamo avviato la raccolta firme”. Luisa Todeschini è una delle residenti che in prima persona promuove la raccolta firme contro i nuovi 86 posti auto in viale Varese.
Il progetto preliminare è stato proposto al Comune di Como dall’impresa di costruzioni Nessi&Majocchi e ora la palla è totalmente nelle mani della giunta di Palazzo Cernezzi (in verità molto orientata vero l’ok alla dichiarazione di interesse pubblico dell’intervento e alla successiva indizione di una gara ad hoc, aperta non soltanto a Nessi&Majocchi).
Una prospettiva che ad alcuni, in viale Varese, proprio non piace.
“La raccolta firme è partita da noi residenti in seguito a quanto letto circa la possibilità che venisse approvato il progetto che prevede anche il taglio di alberi e non soltanto della siepe – afferma Luisa Todeschini – L’iniziativa è nata subito dopo il giorno in cui mi è stato chiarito telefonicamente da parte di un dirigente comunale che non era possibile dar seguito alla mia richiesta di accesso agli atti presentata e protocollata in Comune due settimane fa, per consultare meglio il progetto. Nel dubbio – aggiunge la residente – ci siamo detti: meglio portare la voce dei cittadini, residenti in città o che a Como vengono tutti i giorni per lavorare”.
E quindi, ecco i moduli e la “caccia” ai firmatari.”Il nostro pensiero è questo – specifica ancora Todeschini – Ovviamente non vogliamo che si riduca l’area a verde della zona, visto che la nostra via è sempre caratterizzata da un transito notevolissimo di autoveicoli”.
“Inoltre, riteniamo che il diffondere la notizia che ci siano a disposizione circa 90 parcheggi in più, a fronte di un ingresso medio stimato di circa 36mila veicoli al giorno in città, senza incidere in modo significativo sul traffico costituirebbe invece una pericolosa attrattiva per molte nuove auto, che si dirigerebbero qui, sperando in un parcheggio e che, verosimilmente, sarebbero costrette a sostare in coda, con motore acceso, nella speranza di parcheggiare”.
L’iniziativa è appena partita, per ora si può firmare nel chiosco ai giardini tra Viale Varese e via Cinque giornate e nella portineria del condominio in viale Varese 83, al pomeriggio. Ma altri punti di raccolta arriveranno. “Non so con esattezza quante firme abbiamo raccolto finora – dice la residente – credo un centinaio circa”.
Per i prossimi giorni, qualche obiettivo è già stato fissato dai promotori: “La raccolta firme terminerebbe verso il 6/7 giugno e poi si porterebbe il tutto in Consiglio Comunale. Siamo in pochi ad interessarci, per questione di tempo. Per questo motivo abbiamo limitate ambizioni: ci basterebbero 300 firme per dare un segnale”.
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