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Ambiente, Attualità

Bracconaggio nel Comasco: armi illecite, commercio illegale di carne, centinaia di uccelli e trappole sequestrate. Il bilancio 2023

Nell’ambito della funzione delegata da Regione Lombardia la Polizia provinciale ha elevato circa 500 verbali di trasgressione alle norme in materia di caccia, pesca e foreste. Il personale della Sezione di vigilanza ittico-venatoria è inoltre intervenuto su circa 200 investimenti stradali di ungulati ed ha effettuato il recupero di oltre un migliaio di capi di fauna selvatica ferita o in difficoltà, col conferimento ai Centri di recupero della fauna selvatica convenzionati.

Sono inoltre stati messi a segno importanti operazioni di repressione del bracconaggio connessi in particolare all’abbattimento di specie protette, alla pratica dell’uccellagione, all’uso di armi illecite. Tale attività, condotta con diverse operazioni nell’intero territorio provinciale, ha portato al sequestro di centinaia di uccelli illecitamente abbattuti o catturati, di centinaia di trappole, reti ed altri attrezzi vietati nonché di alcune decine di armi illecite o illecitamente detenute. Nell’area montana del Lario occidentale sono inoltre stati messi a segno importanti interventi connessi con l’abbattimento illecito di ungulati ed il commercio illegale di carni non controllate.

Sul fronte della controllo numerico delle specie invadenti, la Polizia Provinciale ha effettuato il prelievo a tutt’oggi di 460 cinghiali, 5000 piccioni, 600 cornacchie grigie, 15 nutrie, garantendo altresì il conferimento servizi veterinari dell’ATS Insubria e Montagna dei campioni richiesti dai piani sanitari nazionale e regionali per il monitoraggio sanitario della Peste Suina Africana (una settantina di cinghiali ), della Febbre del Nilo (110 corvidi) e della Malattia del deperimento cronico del Cervo (oltre 200 capi tra cervi e capriolo).

Rilevante anche l’attività svolta dal personale di Vigilanza venatoria per il costante monitoraggio della popolazione di lupo presente nel territorio provinciale (una dozzina di capi accertati) nell’ambito del Progetto regionale Life WolfAlps EU, attraverso il sistematico rilevamento delle predazioni effettuate dal grande carnivoro sia sulla fauna selvatica che sul bestiame d’allevamento, col necessario supporto agli allevatori interessati nella gestione delle pratiche di indennizzo dei danni.

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