Nuovo episodio di violenza contro gli agenti della Polizia Penitenziaria al carcere del Bassone di Como: in quattro sono finiti al Pronto Soccorso perché aggrediti da detenuti. E immediata arriva un durissimo comunicato della Uilpa-Polizia Penitenziaria per dire basta, a firma del segretario generale territoriale Dario Esposito. Lo pubblichiamo integralmente di seguito.
Quattro poliziotti penitenziari al pronto soccorso, un luogo dello Stato – la Circondariale di Como – provato da continue aggressioni e deficienze strutturali, una giornata di ordinaria follia cui la Uilpa Polizia Penitenziaria vuol dire basta.
Questo sarebbe avvenuto, dalle prime ricostruzioni giunte, in data 30 dicembre. Ordinaria follia che viaggia su inefficienze del “sistema carcere” e di cui puntualmente si fanno i conti sulla pelle e sulla sicurezza dei poliziotti penitenziari. Un detenuto, che si sarebbe reso già protagonista di un’aggressione non oltre 10 giorni addietro, avrebbe – ieri in data 30 dicembre- ripetuto il gesto assalendo dapprima un agente di sezione, un giovane poliziotto penitenziario colpevole soltanto di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato, successivamente un ispettore accorso in suo aiuto.
Nel frattempo, tenendo fede a quanto segnalato a questa organizzazione sindacale, un altro detenuto – situato provvisoriamente al repartino sito presso l’ospedale cittadino – avrebbe iniziato a distruggere il luogo in cui era ristretto richiedendo l’intervento non solo di personale di Polizia Penitenziaria inizialmente libero dal servizio ma altresì di alcune volanti della Polizia di Stato. Ordinaria follia che viaggia su ritardi, lungaggini amministrative, carenze secolari.
E’ ciò che si verifica in una Circondariale che sconta una carenza d’organico dell’ 80% rispetto al previsto in un ruolo chiave come quello di sovrintendente, di oltre il 50% per quanto riguarda una figura professionale cruciale nel sistema detentivo, ossia quello dei Funzionari Giuridici Pedagogici, che vive di carenze strutturali che sacrificano qualcosa dal punto di vista della sicurezza dell’operatore penitenziario.
E’ necessario pertanto un intervento di quelle autorità che, a vario titolo, possono concretamente porre mano a queste carenze, tanto è dovuto se si vuol evitare che lo scotto di un sistema che presenta falle importanti passi quotidianamente sulla pelle degli uomini e donne in divisa che prestano servizio a Como.
Che dire poi di problemi annali che riguardano invece tutto il territorio nazionale? Mancanza di protocolli operativi d’intervento, proprio per gestire con più efficacia e con maggior sicurezza gli eventi critici, carenza d’organico, detenuti psichiatrici affidati alla custodia di strutture detentive che non hanno gli strumenti per garantire sicurezza a chi vi lavora e percorso sanitario al ristretto. La Uilpa Polizia Penitenziaria Como nel far gli auguri di pronta guarigione ai colleghi coinvolti non può che ribadire questo appello con l’augurio, è triste dirlo, che non cada nel vuoto.
Il Segretario Generale Territoriale
UILPA-Polizia Penitenziaria
Dario Esposito