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Ponte Chiasso (non) fa rumore. Il grido eterno e inascoltato dei residenti abbandonati

“Quello che vede guardandosi attorno vale più di mille parole che potrei dirle io”.

Non ha torto Domenico Fasana, proprietario da quarant’anni di un’oreficeria in via Bellinzona a pochi passi dalla dogana, a cui abbiamo chiesto, mentre è intento a spazzare il marciapiede di fronte alla sua attività, se il quartiere è davvero così degradato come ci dicono molti residenti.

“Purtroppo c’è molta sporcizia, raramente passano a pulire nel quartiere – prosegue il commerciante – Io scopo la mia parte di marciapiede ogni mattina. E’ il minimo per accogliere i clienti. D’altra parte le strade e i marciapiedi sono rotti e c’è un grossissimo problema di parcheggi che si ripercuote anche su di noi. Molti clienti, dopo un po’ che non trovano posteggio, lasciano l’auto in sosta vietata e prendono la multa. C’era molta attesa per il progetto nell’ex area Lechler – Albarelli ma purtroppo ancora una volta è tutto fermo”.

E’ dello stesso avviso Alessandro Peverelli che quattro anni fa ha aperto “La bottega della carne” in piazzale Anna Frank. “Ho aperto consapevolmente in questo quartiere per poter lavorare tanto con gli svizzeri – sottolinea il commerciante – ma ho deciso di non trasferirmi qui, preferisco arrivare tutti i giorni da Legnano. Purtroppo la zona è molto degradata e anche i clienti che arrivano da oltreconfine se ne accorgono. E’ un peccato perché per gli stranieri che arrivano in Italia questo quartiere è il biglietto da visita del nostro Paese”.

I problemi nella maggior parte dei casi sono quelli segnalati anche dai suoi colleghi. “Nessuno pulisce strade e marciapiedi, io cerco di spazzare ogni mattina di fronte al mio negozio anche se spesso c’è perfino l’immondizia non ritirata – spiega Alessandro – Senza contare che verso sera è tutto buio perché la maggior parte dei lampioni non funziona. Dell’amministrazione comunale qui non si vede mai nessuno: in compenso arrivano i vigili a dare le multe a chi, non trovando parcheggio, lascia la macchina in divieto di sosta”.

Matubbar Md Ahad è il titolare del negozio di fiori all’inizio di via Brogeda. Arriva ogni mattina in bus da via Borgovico per aprire il suo negozio ma la situazione anche per lui non è delle migliori.

“Il marciapiedi della via è completamente distrutto, le persone non si fidano a camminare – racconta il fiorista – Inoltre in moltissimi si fermano nei negozi della via e sostano sulla carreggiata creando traffico e pericolo anche per i pedoni. Eppure nessuno fa niente, esattamente come per lo sporco che si trova sui marciapiedi”.

Costantino e Concetta abitano a Ponte Chiasso da una vita e amano godere del fresco sotto le piante di piazzale Anna Frank. Devono però arrivarci.

“Con il deambulatore mi è praticamente impossibile camminare sui marciapiedi, sono tutti rotti e rischio di cadere – racconta Concetta – Quindi camminiamo a bordo strada anche se è pericoloso per come corrono le auto”.

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