E’ rottura totale tra Comune, sindacati e Rsu sulla distribuzione dei fondi ai dipendenti di Palazzo Cernezzi. La prima proposta – 99 euro a circa 600 dipendenti, 1818 a una ventina di alte professionalità – era stata immediatamente rispedita al mittente per l’enorme disparità di trattamento. Subito dopo, era scattato lo stato di agitazione con successiva richiesta al prefetto per tentare una conciliazione. Oggi da quel tavolo è emersa una fumata nerissima,
“Dopo due ore di confronto in sede di prefettura – segnalano in una nota RSU, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil FPL, Cobas pubblico impiego e Cse Fp – alla presenza del sindaco Rapinese, il dirigente economico Barneschi e il segretario generale Beltrame, il tentativo di conciliazione si è chiuso con esito negativo e l’ente conferma la revoca delle due delibere per un totale di euro 179 mila“.
I sindacati, nell’ottica di commisurare le esigenze del personale e quelle del Comune, aveva proposta di dividere la somma totale di dividere in 70% per i dipendenti e 30% per i responsabili.
“Ma l’ente, a sorpresa, ha ribaltato la proposta, addirittura peggiorandola rispetto a quella che ha condotto allo stato di agitazione: 70% ai responsabili e 30% a tutti gli altri dipendenti, senza alcun margine di trattativa – rimarcano i sindacati – Una proposta irricevibile che penalizzerebbe ulteriormente i dipendenti a fervore di poche posizioni organizzative. A nulla è valso anche il tentativo della prefettura di smuovere il sindaco”.
“Pur di non mediare – chiudono le organizzazioni sindacali – il sindaco preferisce dare zero a tutti. Una scelta incomprensibile che verrà riportata in assemblea per le prossime decisioni”.