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Lombardia, dipendenti Coop in rivolta: 8 ore di sciopero. Tra Como e Cantù stop per 200 lavoratori

Proclamato uno sciopero di otto ore nei punti vendita Coop Lombardia. Nel nostro territorio la protesta riguarda due grossi punti vendita di Cantù e Como più altri negozi di vicinato (per esempio Albate e Cucciago), per un totale di oltre duecento dipendenti coinvolti. A decretare l’astensione dal lavoro i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

«La vicenda ci ha tenuti impegnati a partire dalla fine dicembre 2019 –scrivono le sigle regionali – momento in cui Coop Lombardia ha notificato la disdetta del contratto integrativo. Nonostante a febbraio 2020 sia stata presentata una piattaforma per il rinnovo dell’integrativo, Coop Lombardia non ha voluto dare seguito alle nostre richieste di negoziazione, tanto che a partire da aprile 2020 ha redatto un regolamento aziendale».

La pandemia, le emergenze per salvaguardare la salute di lavoratrici e lavoratori (nonché dei clienti) «sono state le nostre priorità durante il 2020 e il 2021, ma non abbiamo mai tralasciato l’impegno a riacquisire un percorso per la ricostituzione del contratto integrativo. Nonostante Coop Lombardia continuasse ad affermare di essere disponibile a una trattativa, nei fatti la cosa non si è realizzata. Ogni volta che riprendevamo a dialogare e provavamo a portare avanti una trattativa, il risultato che si ricavava era di trovare sempre rivisitazioni nei contenuti».  Primo fra tutti il capitolo dell’organizzazione del lavoro: «abbiamo cercato di lavorare su condizioni di miglior favore per poter dare a lavoratrici e lavoratori strumenti per una programmazione dei turni stabile e duratura. Ben 4 volte abbiamo tentato di riprendere questa trattativa. Oggi dobbiamo, purtroppo, sancire che la controparte ha continuato a riempirci di parole… Basta così, non ci stiamo, non si può andare avanti così!».

E come slogan le sigle sindacali hanno voluto utilizzare le parole della canzone di Mina “Parole, soltanto parole, tra noi ….”

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Un commento

  1. La coop torni a fare cooperazione (di consumo in questo caso…) e smetta i panni dello pseudocapitalismo, abbia attenzione nei confronti dei lavoratori.

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