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Como, colpo di scena: progetto di Acinque per maxi parcheggio e fotovoltaico in Ticosa

Clamorosa novità per il futuro dell’area Ticosa a Como: il Gruppo Acinque sta approfondendo la fattibilità di un progetto di riconversione di una porzione della zona, di concerto con l’Amministrazione Comunale.

Ai fini dello studio, oggi sono state installate, di concerto con l’Amministrazione Comunale, 4 telecamere per rilevare i volumi di traffico che interessano l’asse di scorrimento ricompreso fra piazza San Rocco e l’incrocio fra viale Innocenzo e via Sant’Abbondio.

L’acquisizione di dati e informazioni puntuali della mobilità cittadina è indispensabile al fine di valutare in maniera rigorosa la sostenibilità ambientale, tecnica, economica e finanziaria di un progetto che combina il soddisfacimento della domanda di parcheggi nell’area (l’obiettivo è ricavare almeno 650 stalli) e la capacità di generare energia da fonti rinnovabili all’insegna dell’efficientamento e della riduzione dei consumi, in coerenza anche con la strategia di sviluppo nell’area di Como da tempo perseguita dal Gruppo Acinque.

“Acinque ha manifestato interesse nella trasformazione di un punto fragile della nostra città, mettendo a disposizione tutte le proprie competenze e la conoscenza del territorio. – afferma Alessandro Rapinese, sindaco di Como – Mi aspetto la proposta di un grande progetto che, oltre a risolvere un atavico problema della città di Como, offra all’azienda l’opportunità di mostrare tutta l’esperienza maturata nel settore energetico. Ringrazio Acinque per l’interesse mostrato e continuerò a seguire gli sviluppi da vicino con estrema attenzione”.

Como, Ticosa. Rapinese: “Progetto di Acinque entro Natale. In massimo 3 anni 650 parcheggi e fotovoltaico”

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19 Commenti

  1. Buongiorno dal mio punta di vista per diminuire le auto dovrebbero aumentare le corse dei pulman, sia le corse in citta che paesi della provincia per agevolare pendolari studenti che lavoratori. Io abito a Cernobbio vedo persone che prendono la macchina per afre 3km, c e qualcosa che non torna..progettare piste ciclabili per poter andare a lavorare in bici….

    1. Peccato che la stazione è a 2km….

      Riguardo il “progetto” , altra splendida spianata tipo lungolago con il greenwashing delle pergole con pannelli fotovoltaici.
      Sarebbe interessante sapere a chi andranno gli introiti dell’, energia prodotta su suolo pubblico…..

  2. E dopo? Il problema non sarà dove parcheggiare ma in quanto tempo si riuscirà a raggiungere il parcheggio. La città non è fatta per le auto. Ha la forma di catino e ha pochissime vie di entrata e di uscita. Ha anche un elevato inquinamento atmosferico. È necessario ridurre al minimo l’esigenza di raggiungere il centro con le autovetture private. Una soluzione possibile è costruire i parcheggi in periferia e collegarli al centro con un efficiente trasporto pubblico. Ad esempio, in prossimità delle Stazioni (Grandate-Breccia; Albate) e, perché no?, utilizzare la rete ferroviaria per collegare con una sorta di metro le tante stazioni cittadine (Grandate-Breccia; Albate; Borghi; Lago; San Giovanni); creare un parcheggio a Lora e collegarlo con una navetta; da Tavernola e aumentare i collegamenti via lago. Insomma, il problema va risolto all’origine. I parcheggi devono essere costruiti fuori la città non dentro la città. Peccato, altri cinque anni buttati al vento con le solite soluzioni che fra qualche anno diventeranno problemi da risolvere…..vedasi paratie!

    1. Sono totalmente d’accordo. Purtroppo molti nostri connazionali non riescono ad abbandonare l’auto nemmeno quando vanno al cesso, con rispetto parlando. E molti amministratori assecondano questa patologia (probabilmente perché anche loro ne sono affetti)

  3. E chi mai avrebbe pensato ad un posteggio con pannelli fotovoltaici sul tetto? Ma l’idea veramente innovativa è stata quella di proporre anche delle righe colorate che demarchino e dividano ogni stallo. Bianche o blu. Qualcuna gialla. E vedrete che con tutte queste innovazioni in una botta sola la città di risolleverà!

  4. Giusto per rendere l’idea del provincialismo di questa città, a Milano – dove a parcheggi stanno messi sicuramente peggio – hanno preso un’area centrale come quella adiacente alla stazione Garibaldi e i migliori architetti del mondo hanno partorito Porta Nuova, il bosco verticale e un parco per tutta la cittadinanza.
    Da noi ci si eccita di fronte alla prospettiva di un parcheggione grande-grande-grande.
    Oh, ma un po’ moderni lo siamo anche noi, il tetto sarà tutto a pannelli SO-LA-RI!!!

    1. Mettere pannelli solari a ridosso di una montagna non ha molto senso. Per non parlare del fatto che alla prima grandinata di quelle toste l’impianto sarà da buttare

      1. Perché costava poco o nulla… gli stessi “nuovi” 95 posti che hanno ricavato lì ultimamente sono a tariffe agevolat(issim)e, 50 centesimi/ora o addirittura 3 euro/giorno… dubito che il privato potrebbe permettersi di mantenere simili tariffe se vuole remunerare l’investimento.

  5. Va bene ma, alla Citta’, che cosa viene in tasca ?
    Il comune di Como diventi principale socio di una Comunità Energetica a partecipazione diffusa.

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