Lungolago di Como: argomento dibattuto da molti anni; apprezzamenti, critiche, tante le questioni sul tavolo, difficile mettere d’accordo tutti. E se la soluzione arrivasse da un ragazzo di 18 anni? Vi raccontiamo la storia di Alessandro Bianchi, studente, che ha disegnato un piccolo progetto su come dovrebbe diventare il lungolago di Como.
“Tutto è nato a inizio settembre, quando lessi un articolo nel quale veniva denunciata la mancanza di un’idea concreta per la zona, allora da lì mi venne l’idea, raccolsi le informazioni necessarie e iniziai a lavorare – racconta – ho preso innanzitutto le misure, ho fatto le foto e ho cominciato a disegnare. Al secondo tentativo ho ottenuto un buon risultato, ispirandomi al parco Biblioteca degli Alberi di Milano”.
Il progetto per il lungolago di Alessandro ha una forte impronta green, in opposizione con il resto della città: “C’è troppo cemento, che stona molto con Como che è circondata dalla natura – spiega – deve essere uno spazio piacevole ed un biglietto da visita per i turisti, per fare capire che la cura dell’ambiente sia una priorità”.
Sono molti gli elementi chiave del progetto, dai lunghi spazi di verde con le aiuole all’italiana, arrivando alle numeroso panchine circondate da colture selvatiche per incentivare l’aggregazione sociale. Punto importante è la scalinata che apre la vista a piazza Cavour, che divide la passeggiata in due aree con le biglietterie della Navigazione, attrezzate per essere la risorsa fotovoltaica e sostenibile del progetto.
A presidiare i due lati, installazioni che vanno a ricreare la città con dei cilindri luminosi, e il lago con un cilindro idrometrico. Parte centrale del lato est della passeggiata: una rotonda sociale collegata da piccole strade nel verde che va a simboleggiare la città con il suo stemma realizzato in mosaico. Al termine della passeggiata in direzione Sant’Agostino, una struttura con lo scopo di ricreare uno spazio privato, la destrutturazione di un anfiteatro, movimentato da led su strutture in legno.
Il lavoro nasce da una passione che Alessandro coltiva da sempre: “Io studio pasticceria al Cfp di Monte Olimpino, quindi tutt’altro. Questa idea nasce da un mio interesse personale e con il tempo ho imparato tutto da autodidatta, inoltre ho una passione sulla scenografia che vorrei coltivare in futuro”.
L’impegno civile poi non manca nel diciottenne: “Da sempre voglio fare qualcosa di cui gli altri possano godere, oltre che lasciare un segno nella mia città – spiega Alessandro – vorrei fare altri progetti in futuro se ce ne sarà la possibilità. Ad esempio piazza Cavour è molto piatta e soprattutto asimmetrica. Un progetto che invece ho apprezzato è stato quello della riqualifica della Ticosa”.
Ma il progetto di Alessandro non finisce qui, nonostante il lavoro sia di pregevole fattura (soprattutto considerata l’età): “Voglio ancora migliorare il progetto – spiega – mettere del verde nell’anfiteatro e inserire più luci possibili, che spiccherebbero in una città cupa come Como facendola risplendere”.
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6 Commenti
Molto bello, mi piace. Ci vuole il verde in questa città, complimenti davvero un bel lavoro che la Giunta dovrebbe approvare subito.
bravo!!!
Alessandro, hai avuto un’ottima idea e soprattutto stai dimostrando ai vari politici parolai, che progettare è possibile. Un consiglio: crea un movimento che ti sostenga con forza e determinazione. I comuni cittadini invitano quell’ammaso gelatinoso che è diventata la politica locale, a darsi una mossa
Bel progetto, semplice ed attuabile……volendo.
Meraviglioso ragazzo che ha dato a tutti l’esempio e la dimostrazione che basta volere e le idee e i progetti giusti si trovano… e si possono “fare” ! Io voto per il suo progetto
Un gran bel lavoro se fossi io il sindaco appoggerei subito l’idea… In generale poi in città bisogna finirla di continuare a costruire su ogni spazio libero o recuperato ma inserire verde parchi e panchine lunica cosa da costruire sono i silos per parcheggiare così togliamo le auto dalle strade… comunque davvero bravo complimenti!