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Quanto costa una notte in hotel a Como? Il turismo record si fa sentire: rincaro a doppia cifra

Il settore dei soggiorni di lusso non sembra conoscere crisi a Como e in tutte le città d’arte e di charme italiane, lo rivelano i dati di Italian Hotel Monitor (Ihm), elaborati con Trademark Italia e relativi al terzo trimestre 2023, che si conferma l’anno top del turismo locale, nazionale e internazionale, con il ritorno dei turisti americani (Nord e Sud America) e asiatici. Riguardo al prezzo medio di vendita delle camere tra luglio e settembre, Como con i suoi 150,7 euro a notte è al 5° posto in Italia dopo Venezia con 245 euro a notte, Firenze 194,4, Milano 188,8 e Roma 166,5. Seguono Genova 117, Napoli 116,2, Bologna 110, Palermo 108, Bari 150,7 e Bergamo 100,3.

Se Venezia vince anche nel trend dei rincari con +15%, pure Como non scherza con +12,5% in linea con Firenze (12,8%), Palermo e Bari, ma decisamente superiore a tutte le altre città tutte con crescite a una sola cifra. Rispetto al 2019 la crescita media è stata del 27,7%. Il capoluogo lariano del resto è forte di una domanda senza uguali, vista l’occupazione delle camere che ha superato l’80% nel terzo trimestre come soltanto altre 4 città delle 39 monitorate ovvero Rimini, Pescara, Roma e Pesaro, località di mare e la Città eterna, insomma.

È il settore del lusso ad avere la crescita più importante tra le diverse tipologie ricettive, tutte sopra ai dati 2022, per average daily rate (+11%) e room only (+0,7 punti); il settore upscale (4 stelle) cresce per prezzo medio (+8,4%) e occupazione (+3 punti percentuale) e il settore midscale (3 stelle) in crescita di +2,7 punti per room only e +11% di prezzo medio camera. Si conferma anche nel terzo trimestre la tendenza positiva del movimento turistico business e leisure internazionale che, stando alle prime indicazioni del mese di ottobre, continua ad affollare le principali città d’arte e d’affari italiane.

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3 Commenti

  1. Il fatto è che a noi italiani ormai con gli stipendi e le pensioni che hanno lo stesso potere d’acquisto di 30 anni fa 150 euro ci sembrano tantissimi ma per gli stranieri, operai inclusi, i cui stipendi e pensioni sono minimo 3000 al mese è il giusto.
    Siamo noi italiani che non abbiamo capito che per 30 anni ci hanno dissanguato e ora abbiamo in gran parte pensioni e stipendi penosi, quasi da strozzo.
    L’obbiettivo è chiarissimo: italiani indebitatevi con le banche al tasso del 8-10% se volete fare qualcosa di più che sopravvivere.
    Per finire 150 euro lordi diventano netti forse 80 tolte imposte, utenze, pulizie, Tari, imu, manutenzione ordinaria etc…

  2. Ma ci sono stati la pandemia ed i rincari energetici , poverini devono pur far quadrare i conti!
    Fino a che trovano polli disposti a farsi spennare……
    Non sono altro che biechi speculatori !
    E reclamano pure “ristori” ed aiuti , vergogna!

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