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Rabbia Landriscina: “Aumentano i contagi, troppi a spasso, runner e ciclisti in giro. Parlate con chi ha perso qualcuno. State a casa!”

La rabbia, unita a immenso dispiacere, è palpabile nelle parole del sindaco di Como, Mario Landriscina.

Proprio nel giorno in cui i contagi nel comasco hanno registrato un nuovo picco il primo cittadino denuncia immensa leggerezza “Da giorni troppa gente in giro”.

Coronavirus – Contagi, nuovo picco a Como: +63 (ieri +17). Lombardia +1.388. Ma: “Aumentano i tamponi” 

Così un appello a tutti perché si resta a casa:

Registro con grande preoccupazione i dati che oggi sono stati presentati in relazione all’andamento dei contagi nel nostro territorio.

Purtroppo colloco questo peggioramenti in quello che, al di là degli elementi oggettivi, delle misurazioni informatiche, di quanto riferito e riportato dalle forze dell’ordine, io stesso percepisco e vedo: troppa gente in giro. Non da oggi ma ormai da diversi giorni.

E’ come se prevalesse, sul rischio di contaminarsi e di contaminare gli altri, compresi i nostri cari, un bisogno inarrestabile e incontrollabile: uscire di casa!

Passeggiare, correre, ritrovarsi a parlare in gruppo: tutto legittimo se vivessimo nella vita di prima del contagio. Adesso c’è in corso un’emergenza sanitaria che ha cambiato la vita di ognuno di noi.

Sono ricomparsi i gruppi di runner, i ciclisti e non solo da mountain bike, cittadine e cittadini di ogni età a passeggio anche con bambini, adulti e anziani che ogni giorno escono di casa con la scusa della spesa per comprare poche cose.

Sono già finite nei nostri ricordi le tragiche immagini dei medici e degli infermieri stravolti dalla  fatica, delle bare depositate sui mezzi dell’esercito, del dolore che ha attraversato e tutt’ora attraversa i parenti di quanti non dovevano morire? Credo che molti di noi conoscano amici e parenti di chi è mancato per il virus: parlate (non di persona per favore) con loro.

Vi racconteranno quanto doloroso nel dolore sia non aver neppure potuto assistere i propri cari nei momenti terminali e quanto sia stato lacerante non poterli accompagnare neppure all’ultimo giaciglio.
Cosa devo ancora invocare affinché prevalga il buon senso e il rispetto per la vita degli propria e degli altri?

Domani cercherò di capire se questo appello sarà rimasto ancora una volta vano e in tal caso instancabilmente tornerò sul tema sperando mi siano dati voce e ascolto. Vorrei non fosse così.
Non possiamo né dobbiamo tollerare che una minoranza tra di noi decida il possibile futuro luttuoso di tutti gli altri. STATE A CASA!

CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DA COMO, LOMBARDIA E TICINO

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6 Commenti

  1. Giovedì fuori dal supermercato tanti tenevano la mascherina abbassata,forse non hanno capito a cosa serve, e un signore sulla settantina ammetteva di fare la fila tutti i giorni solo per prendere il giornale. Se io potessi non uscire neanche per la spesa sai felice

  2. Dare multe salate con determinazione e tenacia.Gli ignoranti capiscono solo così…….e chiamarli solo ignoranti è ,in questo tragico contesto,è un eufemismo.

  3. Più controlli faranno bene; mentre andavo al lavoro ieri, in un supermercato prossimo a piazza Camerlata c’erano alle ore 12 quaranta persone in coda. Ma c’è tutta questa necessità di andare ogni giorno al supermercato?
    È dura per tutti stare a casa, io la spesa settimanale la sto facendo sempre col patema, spero finisca presto questo incubo

  4. Lo ha spiegato oggi chiaramente l’assessore Gallera il numero dei contagi sono proporzionali al numero dei tamponi effettuati, che negli ultimi giorni sono raddoppiati ma forse il sig. Sindaco oltre che con la politica ha problemi anche con la matematica..

  5. direi che è ora di qualche serio controllo in più, visto che il senso di responsabilità sembra mancare. magari dopo una multa si rifletterà maggiormente prima di uscire a comprare 2 mele.

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