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Raddoppia la tassa di soggiorno, sul Lago di Como rivolta dei campeggiatori: “Basta acquisti in paese”

Una vicenda piuttosto incredibile si sta svolgendo sul Lago di Como, già nella provincia lecchese e per la previsione a Dervio. La riporta oggi il Corriere della Sera che dà conto dello sciopero dello shopping in paese da parte di un gruppo di campeggiatori in segno di protesta con l’aumento della tassa di soggiorno da parte del Comune per le aree su cui insistono bungalow, casette e roulotte fisse. In soldoni, per queste postazioni la tassa di soggiorno a Dervio aumenterà dai 100 euro attuali per tutto l’anno, ai 200 dal prossimo ottobre. La tassa viene calcolata su dieci mesi di permanenza in paese che corrisponde al periodo di apertura dei due campeggi sul territorio comunale.

La rivolta del gruppo di campeggiatori ha l’argomento forte nel fatto che molti di loro si fermano solamente qualche settimana, o al più qualche mese, ma praticamente nessuno tutto l’anno. Dunque, l’obbligo di pagare l’intera somma di 200 euro viene vista come un’ingiustizia. E quindi, dopo le proteste e gli inutili tentativi di mediazione con l’amministrazione, ecco la scelta radicale: “Sciopero bianco – dice al Corriere la portavoce dei campeggiatori, Monica Airoldi – non acquisteremo più nulla in paese, a Dervio, a costo di spostarci anche di diversi chilometri per fare la spesa. Spiace per i commercianti che ne fanno le spese, ma è l’unica arma che abbiamo per far sentire la nostra voce”.

Di contro, il sindaco di Dervio non sente ragioni: “Non cederò ai ricatti e alle minacce di una sparuta minoranza, i gestori dei due camping si sono già dissociati. La cifra dell’aumento? E’ ragionevole e in linea con altre località turistiche”.

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