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Rapina e calci alla titolare al bar della stazione San Giovanni, poi stesso copione al Carrefour a lago: il finto minorenne finisce al Bassone

Nella serata di ieri, 27 dicembre, le volanti della Polizia di Stato sono state impegnate nelle ricerche del responsabile di due rapine, messe a segno in città a distanza di venti minuti l’una dall’altra. Il rapinatore, di origine marocchina, senza fissa dimora e con precedenti, è stato poi arrestato in flagranza di reato mentre commetteva la seconda rapina.

La prima è avvenuta verso le 19.50 ai danni del bar della stazione Fs di Como San Giovanni, quando il giovane ha fatto ingresso nel locale e, dopo aver curiosato a lungo, si è impossessato di un paio di occhiali in vendita su un espositore. Le rimostranze della proprietaria hanno però innescato una reazione violenta del ragazzo che, oltre a prenderla a calci, ha danneggiato il bar servendosi di una bottiglia piena di liquore, scagliandola su una vetrina dietro la cassa e poi fuggendo a piedi verso il centro della città. L’intervento della Polizia è stato immediato e gli agenti intervenuti hanno raccolto le descrizioni dell’autore, le testimonianze dei presenti e le immagini registrate del circuito di videosorveglianza interno del bar.

Pochi minuti dopo la Centrale Operativa della Questura ha allertato le Volanti indirizzandole in via Boldoni, presso il Carrefour Express, dove i dipendenti avevano bloccato un soggetto che aveva appena commesso una rapina, impossessandosi di merce e reagendo violentemente al tentativo di fermarlo da parte del personale addetto. Gli agenti intervenuti hanno così preso in consegna il responsabile portandolo in Questura, dove lo hanno identificato, anche tramite l’accertamento delle impronte digitali, appurando che, durante altri controlli, aveva fornito dati diversi. I poliziotti hanno così ricostruito in ogni dettaglio le due rapine raccogliendo le denunce delle vittime e, tramite la visione delle immagini registrate dalle telecamere e la sottoposizione di album fotografici per il riconoscimento di persona ai testimoni, hanno denunciato a piede libero per la prima rapina e tratto in arresto in flagranza di reato per la seconda rapina il marocchino, che aveva dichiarato di avere 17 anni.

Gli agenti inoltre, per accertare la reale età anagrafica, che era privo di documenti, lo hanno trasportato all’ospedale S. Anna per sottoporlo all’esame auxologico ed hanno quindi potuto acclarare che egli era abbondantemente maggiorenne. Su disposizione del P.M. di turno l’arrestato è stato quindi portato presso la Casa Circondariale di Como.

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8 Commenti

  1. Ecco il risultato di immigrazione di clandestini e feccia varia. Delinquenti. Si ringrazia la sinistra che incentiva la delinquenza perché sono uguali. Lfdp

  2. Non appartengo alla Como bene, ma non vedo che cosa ci sia da commentare: è un fatto di cronaca, e oltretutto il responsabile di queste azioni è finito in galera…

  3. Se si fosse limitato alla prima rapina, nonostante abbia preso a calci una donna, sarebbe stato solamente denunciato a piede libero; poi però si fanno tanti discorsi sul patriarcato.

    Questo al netto della camionetta di militari che passano la giornata davanti alla stazione, salvo sparire per cena, proprio quando, col buio, inizierebbe l’orario utile del servizio.

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