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Rapinese, 6 mesi dopo: “2027, sempre io sindaco. Piscina di Muggiò, fancazzismo dei partiti. Ticosa, Bilancio, Politeama, Pnnr, sputiamo sangue e risultati pazzeschi”

In un lungo e articolato post sulla sua pagina Facebook il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, interviene su diversi temi caldi della città, piscina di Muggiò in primis. Poi parla di Bilancio, Politeama, punto unico di cottura, scuole, Ticosa, giardini a Lago, pulizia, paratie e molto altro. Insomma, un punto generale sull’attività politico-amministrativa degli ultimi mesi. Riportiamo interamente la riflessione [e per completezza di informazione coi lettori, visto che lo abbiamo segnalato in passato, dobbiamo evidenziare come il primo cittadino abbia deciso di sbloccare l’intera redazione di ComoZero che da oggi, o comunque da poco, può tornare a frequentare la sua pagina Fb (lo facevamo lo stesso, come evidente dalle cronache di questi mesi. Ma riconosciamo il gesto e lo interpretiamo come un segnale distensivo apprezzabile)].

Lo scritto del sindaco:

Questo è il punto del mio programma che parla della piscina di Muggiò.

È ciò che ho fatto e che sto facendo. La cosa ridicola è che chi ha fatto andare a rotoli quell’impianto, non manutenendolo per decenni mentre era impegnato a devastare la città in ogni suo ambito, trascurando ogni aspetto rilevante, dalla raccolta dei tributi alla gestione del patrimonio, oggi critica Rapinese perché l’iter che porterà alla riapertura di Muggiò non si è ancora concluso. Chi mi critica tra l’altra finge, con doti degne dei migliori attori dei migliori teatri, di non sapere che durante i primi sopralluoghi è venuto a galla che qualcuno (prima, durante o dopo le elezioni?) era entrato nella piscina di Muggiò e la aveva decapitata (sabotaggio o furto?) facendo a pezzi l’impianto elettrico. Dandole la mazzata definitiva. I partiti con il loro fancazzismo cronico, e i sabotatori e/o ladri che hanno completato l’opera, quella piscina l’hanno ridotta a un colabrodo.

Parlando poi dei costi approvati dalla Giunta Landriscina per avere una piscina così come progettata, al mio insediamento erano già letteralmente ESPLOSI, e non avevano più nulla a che vedere con quanto preventivato, e l’unica via oggi percorribile per poterci permettere di ridare acqua nuotabile agli sportivi comaschi è un rifacimento dell’impianto “abbassando le arie” (i costi) perché i SOLDI CHE SERVONO ALLA CITTÀ per recuperare la situazione nella quale le “apprezzabili” amministrazioni precedenti me la hanno consegnata SONO TANTI. Tantissimi davvero e se spendessi per Muggiò i denari che servirebbero oggi per il progetto Landriscina, semplicemente non potrei sistemare altro.

Quindi?
Quindi non è passato un solo giorno dal mio insediamento che non mi sia dato da fare per Muggiò, nel mentre però quegli stessi uffici che avrebbero dovuto imbastire il rifacimento dell’impianto natatorio sono stati letteralmente, da me, messi sotto una pressione infernale per far sì che l’amministrazione comunale comasca, recuperando il tempo incomprensibilmente perso, non perdesse un solo centesimo dei fondi pubblici a sua disposizione in scadenza. Eravamo infatti in estremo ritardo sia con la gestione dei fondi derivanti dal PNRR che con quelli regionali sullo sport.

Abbiamo fatto tantissimo. Quasi tutto.
Al 31 dicembre 2022 buonissima parte dei ritardi accumulati, in abbinata ad un bilancio approvato a tempo di record, record vero, sono stati smaltiti e con l’impegno che continueremo a profondere sono certo che nel corso del primo semestre del 2023 azzereremo completamente, circa i finanziamenti ricevuti, le mancanze del passato. Con il nuovo anno avremo anche, sempre per mia volontà, al fine di avere un Comune più efficiente, un nuovo dirigente dedicato alle opere pubbliche. La selezione è alle battute finali. Provo pena e compassione per chi, per fini inconfessabili, sta facendo finta di non capire, o peggio, neghi, che l’Amministrazione Rapinese stia, ogni benedetto giorno, sputando sangue e raggiungendo risultati pazzeschi.

Sì.
Era da decenni infatti che si parlava dell’acquisto del Politeama da parte del Comune e noi quella vicenda l’abbiamo già egregiamente (spendendo pochissimo) risolta, era da decenni che si parlava di evasione TaRi e noi abbiamo dimostrato che l’amministrazione nei decenni precedenti avrebbe potuto fare moooltooo di più, era da decenni che si parlava del padiglione ex grossisti del mercato coperto e noi, pronti/via, lo abbiamo finanziato fino all’ultimo centesimo necessario (e presto sarà a disposizione dei comaschi), era da decenni (tre) che dicevano che mai nessuno avrebbe potuto approvare a Como il bilancio preventivo entro il termine che avrebbe consentito ai dirigenti di poter lavorare in serenità tutto l’anno e noi, pronti/via, abbiamo centrato l’obiettivo in scioltezza già pochi mesi dopo l’insediamento (mentre spegnevamo qua e là gli incendi che in ogni ufficio stavano divampavando…).

Concludo.
Non c’è aspetto della amministrazione che in questi mesi non sia stato considerato e sul quale, io e la mia squadra, non siamo intervenuti, dal punto unico di cottura alla razionalizzazione degli istituti scolastici passando per le necessarie esternalizzazioni di servizi, la sicurezza, la sistemazione della Ex Ticosa, il progetto dei giardini a lago, la pulizia della città, un occhio sempre attento al cantiere delle paratie, alle esigenze del nostro personale (e tanto altro!!!) e, con le pianificazioni attuali derivanti da lavoro quotidiano senza precedenti nella storia di Palazzo Cernezzi, mi auguro che il prossimo sindaco di Como, quello del 2027, sempre io ovviamente, trovi una situazione diversa da quella nella quale si è ritrovato Rapinese. Mi auguro altresì che il futuro sindaco di Como trovi un Comune ben digitalizzato, un Comune che risponda in tempo zero alle istanze dei cittadini risolvendo, sempre in tempo zero, i loro problemi. Sto lavorando affinché il prossimo sindaco di Como trovi un Comune con una strada ben tracciata e che per percorrerla abbia già tutti gli strumenti.

Sì.
Diventare sindaco dello stupendo Comune di Como era il mio sogno da bambino e quel sogno lo avevo perché sapevo che una volta al governo avrei contrastato con fermezza i suoi nemici e l’avrei rimesso in carreggiata.
Sì.
Passo dopo passo è esattamente quello che sta avvenendo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

13 Commenti

  1. Rapinese ha finalizzato l’acquisto del Politeama (procedura avviata prima di lui), ma non ha la più pallida idea di cosa farne e con quali soldi (infatti il giorno dopo l’acquisto era già a chiedere – non si sa a chi e a che titolo – finanziamenti pubblici.
    E’ evidente che non sai di cosa parli. Esistono deigli appositi fondi nazionali per il recupero di edifici di pregio (è evidente che fino a che l’edificio non l’acquisti non puoi farne richiesta)

    Ha approvato il bilancio entro il 31 dicembre. Vero, e dunque? Se lo avesse approvato la settimana scorsa sarebbe stato esattamente lo stesso.
    Assolutamente no, se non fosse stato approvarto entro il 31/12 si sarebbe attivata una proceduta che di fatto avrebbe semi-paralazzato l’iniziativa degli uffici almeno fino a Giugno

    Ha portato avanti progetti avviati dalla precedente amministrazione e alcuni addirittura dall’amministrazione Lucini (Giardini a lago).
    Ed è una cosa negativa? progetti avviati da 10 anni e che ben 2 amministrazioni non erano riuscite a concludere (se non addirittura iniziare) e ora ti lamenti perchè l’attuale giunta è riuscita a finalizzarli in 6 mesi?

    Le sue sparate elettorali (piscina di Muggiò, proroga Colisseum, nuove licenze taxi, ordinanze da sceriffo) sono rimaste, appunto, sparate.
    Cosa che al massimo lo mette alla pari dei precedenti 3 sindaci che, di promesse elettorali, ne hanno mantenute meno delle dita di una mano.

    L’unico ambito in cui ha davvero fatto qualcosa di propria iniziativa è stato il Natale, e abbiamo assistito all’edizione più sfigata degli ultimi anni (al netto del Covid).
    Qui ti do ragione, il Natale è stato di una tristezza immensa.

    Insomma, al di là della curiosa narrazione che vuole accompagnarlo (sua e di alcuni media) Rapinese è un flop. Altro che storie…
    fra 4 anni e mezzo si tireranno le somme, di certo peggio degli ultimi 3 sindaci è difficile fare.

    1. Davvero parole a caso.
      Il livore di questi commenti fa capire quanta rabbia c’è in città da parte di chi (destre e finta sinistra) avrebbe voluto che le cose continuassero come nei 30 anni precedenti.
      Io non mi faccio illusioni, ma questo shock politico era l’unica possibilità per provare a cambiare. Ora i 4 anni e mezzo sono il tempo del possibile.

  2. Ci dica, senza giri di parole:
    1) qual’è il costo nominale del Politeama, cosa se ne farà, con quali costi;
    2) quanti sono e dove ora svolgono attività fisica (in acqua) i disabili che frequentavano la piscina, da lui chiusa, di via del doss;
    3) cosa voleva quindi dire quando, durante il confronto al teatro Sociale con la sig.ra Minghetti, parlava con estrema sicurezza di 3/6 mesi per l’apertura della piscina;
    4) a parte le fioriere e il gluton, ci spieghi quale sia il piano, quale sua la politica ambientale che ci aspetta nei prossimi mesi, soprattutto in relazione alla qualità dell’aria, al consumo di acqua, al traffico veicolare;
    5) chiarisca in modo inequivocabile le motivazioni della revoca dell’assessore Lombardi;

  3. Semplificando, il mondo si divide in due: quelli che lavorano e quelli che non lavorano. I secondi, a volte, si autocelebrano, i primi non ne avrebbero il tempo.

  4. Fin da bambino sognava di contrastare con fermezza i nemici di Como.

    Adesso capisco perchè approccia tutto come una guerra di tutti contro di lui.
    Da psicanalizzare.

  5. Rapinese ha finalizzato l’acquisto del Politeama (procedura avviata prima di lui), ma non ha la più pallida idea di cosa farne e con quali soldi (infatti il giorno dopo l’acquisto era già a chiedere – non si sa a chi e a che titolo – finanziamenti pubblici.
    Ha approvato il bilancio entro il 31 dicembre. Vero, e dunque? Se lo avesse approvato la settimana scorsa sarebbe stato esattamente lo stesso.
    Ha portato avanti progetti avviati dalla precedente amministrazione e alcuni addirittura dall’amministrazione Lucini (Giardini a lago).
    Le sue sparate elettorali (piscina di Muggiò, proroga Colisseum, nuove licenze taxi, ordinanze da sceriffo) sono rimaste, appunto, sparate.
    L’unico ambito in cui ha davvero fatto qualcosa di propria iniziativa è stato il Natale, e abbiamo assistito all’edizione più sfigata degli ultimi anni (al netto del Covid).
    Insomma, al di là della curiosa narrazione che vuole accompagnarlo (sua e di alcuni media) Rapinese è un flop. Altro che storie…

  6. Un mio carissimo amico cerca sistematicamente di convincermi che Rapinese Sindaco è un bravo comunicatore. Dissento. Alla fine della sua filippica si notano quattro evidenze. La prima una serie incredibile di promesse mancate e di tempi irrealistici che hanno caratterizzato i primi mesi del suo mandato. Promesse il più delle volte improvvisate. La seconda evidenza è piena delle colpe di quelli di prima, i nemici “partiti”, causa di tutti i mali del mondo, dal peccato originale, all’eliminazione dell’Italia dai mondiali, ai talk show serali. La terza è lo stile e il linguaggio da comasco imbruttito. Infine, finalmente, si nota il suo impegno a trovare delle soluzioni a una situazione assai complessa e molto incancrenita, soprattutto sugli impianti sportivi, che dura da qualche lustro. È inutile accusare a vuoto quelli di prima, la gente si è dimenticata perfino del lockdown e delle gag di Fontana e Gallera, figuriamoci se si ricorda di Pettignano, di Magatti e di Galli. È sciocco promettere tempi senza avere uno straccio di piano di attività: se uno aspetta da anni, la dichiarazione “tre-sei mesi” alza le aspettative che se non si avvera, ti fa sentire preso in giro. E se, invece, si concentrasse solo sul suo impegno e su quello della sua giunta, sarebbe, solo per questo, degno di stima e considerazione. L’impegno è sempre lontano dai risultati ma nessuno, neppure i suoi avversari politici, lo criticano sui risultati (troppo presto…) ma sull’improvvisazione delle promesse e sulle polemiche, inutili, contro tutto e contro tutti. Il resto fa parte dello stile, del carattere e della sua educazione ma su quello ormai la frittata è fatta e non potranno certo bastare tre-sei mesi per risolvere il problema. 😊

  7. È indubbio che il Sindaco abbia dei meriti in quei risultati elencati. Nessuno può negare il fatto che la sua attività di impulso abbia permesso di raggiungerli, sebbene il primo cittadino non menzioni mai i dipendenti del Comune, senza i quali non avrebbe raggiunto proprio nulla; dipendenti che, a tal proposito, fonti piuttosto certe mi dicono essere ancora piuttosto in sofferenza, tanto che molti hanno presentato domanda di mobilità verso altri Enti.

  8. Bla bla bla, giri di parole, insulti, egocentrismo e megalomania.
    Il solito Rapi.
    Tutto fumo e niente arrosto

  9. Delle amministrazioni precedenti parla solo quando fa comodo per accusarle di mille ritardi.

    Quando all’opposizione ha volutamente rallentato e stoppato varie iniziative (punto unico cottura, che diceva il grande sindaco 7-8 anni fa quando uscì la proposta? Barricate di ogni genere, aizzando apposta i genitori col solo scopo di bloccare ogni cambiamento) invece fa finta di nulla, anzi prova pure a rivenderseli come obiettivi personali odierni.
    Senza vergogna!

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