Il futuro pedaggio previsto sulla Milano-Meda, strada utilizzata da moltissimi comaschi per andare a lavoro ogni giorno, fa accendere il dibattito anche in consiglio comunale.
Dopo tutte le recenti notizie e prese di posizione di cittadini, sindaci e politici per cercare di opporsi a questa decisione, arriva anche l’attacco del PD al sindaco Rapinese per il suo immobilismo.
“Nel Consiglio comunale di lunedì si è votata la mozione con la quale si esprimeva contrarietà al pedaggiamento del tratto della superstrada Milano – Meda, che diventerà un tratto autostradale della Pedemontana, e si impegnava il Sindaco ad attivarsi presso Regione Lombardia per l’eliminazione della tariffa prevista, coordinandosi anche con gli altri enti locali (Province e Comuni) coinvolti” dichiara il consigliere comunale del PD Stefano Legnani.
“Tutti i gruppi di minoranza, compresi Lega, FI e FdI, hanno votato a favore della mozione. Il Sindaco ha dato però parere contrario e la mozione è stata bocciata dalla maggioranza. Rapinese ha quindi votato esattamente il contrario a quanto aveva fatto nei mesi scorsi in Consiglio Provinciale. La giustificazione? A differenza della mozione in Consiglio provinciale, questa lo impegnava personalmente e lui ‘non ha tempo da perdere’.”
L’invito del sindaco – rivolto in particolare ai partiti con propri rappresentati in consiglio o in giunta regionale – è stato più volte di rivolgersi direttamente a loro rappresentanti per eventuali azioni sul futuro pedaggio: “Io a Milano non ci vado”, la stentorea affermazione di Rapinese prima del voto.
“Di fatto il sindaco ha affermato che non ritiene di dovere dedicare del tempo per i propri cittadini per un obiettivo che in realtà sembrerebbe condividere, avendo votato a favore della mozione in Consiglio Provinciale – conclude – In pratica se ne lava le mani: tutto ciò alla faccia della coerenza e soprattutto delle imprese e delle famiglie comasche della quali si rifiuta di farsi portavoce”.