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Regionalizzare la Navigazione, Butti: “Tutti d’accordo ma la mia proposta ferma da due anni e mezzo. Elettrifichiamo il servizio e faremo parlare il mondo intero”

Nuovo intervento del deputato comasco di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, che da tempo chiede la regionalizzazione della Navigazione Laghi a oggi Ente governativo sotto il controllo del Ministero dei Trasporti.

“Anche questo governo come i due precedenti ignora i laghi navigabili del Nord e segnatamente il Lago di Como divenuto un brand mondiale e di successo”, ha evidenziato oggi in aula il deputato.

“La mia proposta di legge, relativa alla regionalizzazione della navigazione dei laghi, ha iniziato l’iter nella Commissione Trasporti della Camera ormai due anni e mezzo fa”, aggiunge.

Quindi l’accusa: “Tutti i gruppi sono d’accordo, ma i governi tacciono. Regionalizzare il servizio, come ho spiegato nel mio intervento, significa aderire alle esigenze del territorio in tema di turismo, trasporto pubblico, elasticità del servizio e quant’altro”.

E quindi conclude Butti: “Il governo tace anche sulle mie ripetute sollecitazioni a presentare, nel contesto del PNRR (straordinaria opportunità), un progetto ecologico e rivoluzionario per sperimentare l’elettrificazione della navigazione sui nostri laghi. Un progetto che, azionando le leve del marketing territoriale, farebbe parlare il mondo intero promuovendo un ulteriore affermazione del nostro splendido brand “Lago di Como”. Come detto, non ritiro alcuna proposta, anzi insisterò con maggior vigore perché quello che non è un capriccio del territorio, ma una chiara esigenza, diventi una realtà”.

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3 Commenti

  1. Ma ha sempre funzionato così, la politica propone, trova le coperture finanziarie, ed il tecnico realizza, mi pare che si faccia un po’ di confusione sulle reali competenze….

  2. Certo che questi politici sono proprio bravi, loro fanno proposte ma di concreto ben poco.
    Così sono capaci tutti, se poi qualcuno mette in pratica, allora il merito va al politico, se, invece, non viene fatto nulla, allora la colpa è sempre di chi non l’ha ascoltato.
    E’ un po’ la versione contemporanea dell'”armiamoci e partite”.

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