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“Sul Lago di Como il safari del selfie”: il devastante reportage de La Stampa sul turismo tra folle, prezzi e proteste

Farà discutere il reportage dal Lago di Como dell’inviato del quotidiano “La Stampa” Francesco Moscatelli che offre un ritratto, diciamo così, poco lusinghiero di ciò che è diventato il turismo da queste parti nell’era degli influencer. L’immagine che ne esce è di turisti disorientati o spennati in mezzo a folle enormi, tra chi credeva “di aver prenotato un tour per una località chiamata #LakeComo, scritto proprio con l’hashtag incorporato”, mostrando a supporto “il profilo Instagram di una influencer sudamericana che aveva scattato foto in vari punti del lago, senza però precisare che si trattava di luoghi distanti uno dall’altro“, chi chiede “il giro del lago a piedi” o dove – in questo caso siamo a Moltrasio – qualcuno sbotta per i prezzi: “Com’è possibile pagare a pranzo 58 euro per due pastasciutte collose, un calice di vino e un caffè in un posto dove solo l’anno scorso in due spendevamo massimo 35 euro?“.

E’ il fenomeno che nel reportage viene definito “sovraffollamento da influencer e del loro indotto: il safari dei selfie“. Che non sempre si riescono a scattare a tavola, però, visto che nel reportage viene riportata la testimonianza di una turista originaria di Taiwan che in un locale sempre a Moltrasio, dopo attese interminabili, si è alzata con chi la accompagnava e “ce ne siamo andati senza mangiare“. Da una testimonianza svedese, invece, ecco il tema del “sito della Navigazione che è vintage e non permette l’acquisto di tutti i ticket“. Viene poi rievocata anche la vicenda riportata proprio da ComoZero della turista australiana che ha segnalato il salasso per un taxi dalla stazione San Giovanni di Como al centro della città.

Impietosi, poi, i quadretti su Laglio (casa di Clooney) e Bellagio, testuali: “Il parcheggio selvaggio ha raggiunto livelli tali che domenica scorsa a Laglio, dove George Clooney dicono voglia ormai affittare la sua magione L’Oleandra per 30 mila euro al giorno, il sindaco è andato di persona ad appiccicare le multe sui parabrezza. A Bellagio, il borgo da cartolina che può vantare una copia formato casinò a Las Vegas, le code per mangiare un gelato o per aspettare un battello durano ore“.

Chiude questa istantanea impietosa (e forse anche un po’ ingenerosa) dell’overtourism sul Lago di Como la breve testimonianza del sindaco di Pognana Lario, dove hanno preso casa, anzi villa, i Ferragnez: “Il turismo porta lavoro e sviluppo, è un bene anche se presenta qualche inconveniente – dice – L’unica cosa a cui bisogna stare davvero attenti per non snaturare i nostri borghi è il rapporto turisti-residenti”. Un auspicio più che un certezza, a oggi.

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10 Commenti

  1. Ma fatemi capire.

    Ci riempiamo la bocca di sostenibilitá ambientale, di pianeta che stiamo distruggendo, di estinzione ormai certa per colpa della CO2, di imposizione di costosissime auto elettriche e poi facciamo volare centinaia di aerei da una parte all’altra del globo perchè sudamericani e australiani vogliono venire sul lago di Como?

    Ma diciamo davvero?

    Proviamo anche a rifletterci un attimo.

  2. Abito nella periferia di Como, in centro non vado mai se non per obbligo, i negozi di abbigliamento sono solo di lusso, bar e ristoranti carissimi, non si può camminare per la quantità di turisti, che Como sarebbe diventata una specia di Venezia non lo avrei mai pensato.
    Infatti penso che gli abitanti del centro se potessero scapperebbero.

  3. Mi domando quando finalmente riusciremo, in un inaspettato moto di onestà intellettuale, ad ammettere (a noi stessi in primo luogo) che il “turismo” NON è un un bene a priori?

    Anche nelle più spietate lamentele sui problemi provocati dal turismo, dalle penne private o istituzionali, compare sempre la proposizione “non sono contro il turismo, ma…”, assai simile a “non sono razzista, ma…”

    Quando invece riusciremo anche a liberarci di tutto ciò sentendoci liberi di poter affermare, quando necessario, “sono contro il turismo.”?

    Buoni ingorghi.

  4. C’è anche da considerare che mooolte località pseudoturistiche lontano dalla Lombardia hanno visto calare notevolmente gli arrivi di turisti e renano contro a tutta contro il Lario SPERANDO INUTILMENTE DI RITORNARE ALLE CUCCAGNE DEGLI ANNI PASSATI!!!!
    SICURAMENTE IL SUPERAFFOLLAMENTO ESISTE SOPRATTUTTO PERCHÉ I SOLITI 4 GATTI CHE SI ABBUFFANO DA DECENNI NON MOLLANNO NULLA E ANZI FANNO DI TUTTO PER OSTACOLARE NUOVI INGRESSI DI NUOVI OPERATORI LOCALI!!!!
    QUANDO IL PIATTO È STRARICCO TUTTI CI SI VOGLIONO ABBUFFARE.
    SICURAMENTE I TURISTI SONO TANTISSIMI MA VANNO SOLO GESTITI AL MEGLIO.

  5. Sulla “falsariga” dell’articolo della Stampa seguiranno altri reportage. #LakeComo è finito “sotto il mirino” nazionale ed internazionale. Clooney sta per salutare e presto se ne andranno anche i Ferragnez appena arrivati e subito snobbati (nessun motoscafo si ferma davanti alla loro villa per i selfie). “L’albergatore” sindaco di Pognana parla pro domo sua. Il rapporto turisti-residenti comincia a “scaldarsi” come negli anni 70 con i “milanesi”. Vendere al rialzo e comprare sul ribasso. Adesso siamo ai massimi della bolla. Auguri!

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