Contestatissime da più parti (associazioni di categoria in primis) le linee guida Inail (Il Documento Tecnico su Ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive del contagio da Sars-Cov-2 nel settore ristorazione) hanno ricevuto l’affondo dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, durante la videodiretta, sulla sua pagina Facebook, con attori del mondo della ristorazione.
“Le linee guida dell’Inail – ha detto – così come scritte, non vanno bene. Un approccio che non mi pare di buon senso. Credo ci sia ancora tempo per fare altre riflessioni”. “Così la pensano anche gli attori del Patto per lo sviluppo lombardo – ha aggiunto – che ci hanno trasmesso la necessità di avere altre misure dal Governo. E noi lo faremo presente”.
Intanto si attendono le decisioni circa le riaperture, arriveranno, forse, domani:
Riaperture bar, ristoranti e parrucchieri: la decisione potrebbe slittare a domani. Non sono ancora arrivate le linee-guida del Governo
Avevamo anticipato diversi contenuti nei giorni scorsi:
Bar e ristoranti, prime ipotesi: autocertificazione per le famiglie, metri quadri per cliente, addio a buffet e menù di carta
Oggi vi proponiamo il documento integrale:
Documento tecnico ristorazioneSettore strategico
“Il settore della ristorazione – ha sottolineato poi l’assessore – in Italia, e anche in Lombardia, non è solo strategico per i numeri. Lo è anche per il peso specifico in Lombardia e nel nord del Paese dove rappresenta il 45%”. “Quindi – ha aggiunto – con un apporto economico paragonabile a quello del manifatturiero. E ha una valenza in termini di indotto enorme”.
Delivery, asporto e agriturismi
“Delivery e asporto – ha sostenuto l’assessore lombardo – possono essere misure temporanee. Io sono convinto – ha aggiunto – che il Covid ci lascerà cambiamenti”. “Come Regione – ha ricordato – abbiamo fatto scelta di consentire delivery e asporto per gli agriturismi anche fuori dal periodo emergenza”.
Elemento di attrattività territoriale
“Ci saranno anche altri cambiamenti – ha detto – e penso alla prenotazione o ai menu digitali e anche altri accorgimenti che possono essere introdotti. Ma tutto senza snaturare un elemento di attrattività territoriale come la nostra ristorazione. Che, per Regione Lombardia – ha rimarcato – ha sempre avuto, ha e avrà un ruolo cruciale nel tessuto economico”.
Poche regole, e chiare, per ripartire
“Bisogna – ha concluso l’assessore Rolfi – anche fidarsi degli operatori, e vale anche per baristi, parrucchieri ed estetiste. Servono poche regole e chiare per ripartire. O rischiamo di non ripartire più”.
2 Commenti
C’è poco da contestare o così o vi attaccate e basta fare i piagnoni il vostro comportamento è a dir poco vergonoso nei confronti di chi è morto per questo virus!
Non avete ancora fatto esperianza dopo i disastri fatti in Lombardia per “aver ascoltato” gli industriali della val Brembana ?
Non vi bastano le migliaia di morti ed averci fatto diventare la regione più colpita dal virus d’Europa ?