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Como, l’assessore Doria: “Le nostre richieste ignorate, ora sulle bollette dell’acqua un rischio da 25 milioni”

Nuovo capitolo nella vicenda delle tariffe dell’acqua per Como e per tutti i comuni che oggi sono serviti da Como Acqua. La società che prima gestiva il servizio, ossia Lereti, ha infatti presentato un nuovo ricorso al Tar per vedersi riconosciuti 25 milioni di euro per investimenti fatti negli anni precedenti il passaggio. A rivelarlo è stato questa sera l’assessore al Bilancio di Palazzo Cernezzi, Monica Doria, che ha anche spiegato come questo atto di Lereti – in caso di vittoria in tribunale della società – potrebbe finire per appesantire notevolmente le bollette dell’acqua dei comaschi (i quali già, ha ricordato sempre Doria in consiglio comunale, vedono finire in bolletta una prima tranche di 15 milioni già riconosciuta a Lereti per gli investimenti pregressi, in particolare nelle annualità 2011 e 2012).

L’assessore di Palazzo Cernezzi ha ricordato come tutto sia da collegarsi all’assemblea dei comuni dell’Ato svolta tra le polemiche il 15 febbraio scorso. Ovvero quando proprio Doria chiese all’assemblea un rinvio del voto su un aggiornamento tariffario proprio per poter fare delle verifiche sul possibile impatto sulle bollette di un precedente ricorso pendente al Tar di Lereti, sempre per farsi riconoscere i 25 milioni di investimenti fatti nel passato sulla rete idrica. Il rinvio per questi approfondimenti, però, non venne concesso e la maggioranza dei Comuni votò poi l’aggiornamento delle tariffe. Il Comune di Como, assieme a qualche altra amministrazione, votò contro.

“Ora però – ha detto Doria in consiglio comunale stasera – abbiamo ricevuto comunicazione che, proprio in seguito a quel voto sull’aggiornamento delle tariffe del 15 febbraio, Lereti ha presentato un nuovo ricorso al Tar per farsi riconoscere i 25 milioni. Bisogna tenere conto che già ora sulle bollette pesano i 15 milioni precedentemente riconosciuti a Lereti, con il risultato che quella cifra si aggiunge a quella sul consumo ordinario dell’acqua, portando un aggravio per i cittadini in bolletta. Visto che il voto sulla delibera di febbraio ha causato un nuovo ricorso di Lereti per ottenere altri 25 milioni, forse la nostra proposta di rinvio non era fuori luogo”. Ora, dunque, per sapere se in bolletta finiranno anche gli altri 25 milioni rivendicati da Lereti bisogna aspettare l’esito del Tar.

Il voto sull’acqua, il no di Como e la replica di D’Alessandro (Ato): “Il rinvio non avrebbe cambiato nulla”

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Un commento

  1. E quindi? Se è corretto il conteggio degli investimenti e questi devono essere riconosciuti a Le Reti, dove è il problema? Sfido qualsiasi imprenditore a non chiedere quanto gli sia dovuto per investimenti fatti e previsti da contratto. Rinvio o meno, se i soldi sono dovuti, prima o poi andranno pagati.

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