RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Ride la Svizzera: “Como emblema dell’overtourism. In Ticino turismo vivibile, esperienze autentiche”

Il confronto, considerando la vicinanza geografica e visti anche gli aspetti paesaggistici in parte simili, scatta inevitabile tra Como e il vicino Canton Ticino, quando si parla di turismo. Ma è sotto gli occhi di tutti come il Lago di Como abbia indubbiamente dimostrato di aver una, se non diverse marce in più per rendere il territorio più attrattivo.

Elemento questo che da un lato ha fatto la ricchezza del settore turistico ma dall’altro ha fatto esplodere il fenomeno, sempre più incontrollato, dell’overtourism.

E proprio su questo aspetto – ma non solo – si concentrano gli addetti del settore ticinesi per cercare di fare breccia nei visitatori per portarli anche in Ticino.

A dirlo è Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo in un’intervista al Mattino online.  Chiaro il concetto e cosa fare. “Il Lago di Como rappresenta un caso emblematico di overtourism: un successo straordinario che però crea anche effetti collaterali sul territorio e sulla qualità del soggiorno. Il Ticino, anche grazie alla sua vicinanza geografica, può offrire ciò che molti visitatori del Lago di Como cercano: autenticità, bellezza paesaggistica, cultura, ospitalità curata. In questo senso, puntiamo a presentarci come destinazione complementare, in grado di proporre un’esperienza autentica e sostenibile, con un occhio di riguardo al mantenimento della qualità e della vivibilità dell’esperienza”, si legge nel giornale.

viene poi anche sottolineato come gli operatori ticinesi siano in contatto con colleghi di Como per creare “sinergie transfrontaliere. Un lavoro che può portare benefici a entrambe le realtà”.

Intanto anche in Ticino di recente è scattata una forte opposizione contro Booking,com  che seppur venga vista come una piattaforma top per promuovere le destinazioni ticinesi, specie in mercati in cui il Ticino non è ancora conosciuto: “È decisivo evitare che si trasformi in una posizione di monopolio. Le commissioni, nel nostro contesto, restano ancora entro margini accettabili, ma è fondamentale mantenere il giusto equilibrio tra presenza su questo genere di piattaforme online e autonomia degli operatori”, spiega Trotta.

E anche in Ticino si parla da tempo di destagionalizzazione come di un mezzo decisivo per il turismo tanto che è stato creato un tavolo di lavoro interdisciplinare con il coinvolgimento di diversi attori “per sviluppare strategie condivise per promuovere il flusso turistico in modo più uniforme durante l’anno. Parallelamente, attraverso il Ticino Convention Bureau, stiamo spingendo molto sul segmento MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions), che ha il potenziale per portare presenze qualificate nei mesi meno richiesti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo