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“Riqualificare 5 parchi in 5 anni, si può”. Nova Como e le 31 aree verdi della città “da ammodernare”. Ecco un esempio

Nova Como, l’associazione culturale che ha come obiettivo quello di promuovere un dibattito aperto e costruttivo su temi centrali per la città, punta l’attenzione sullo stato delle aree verdi esistenti.

Chiaro l’intento: presentare delle proposte per intervenire e “sistemare queste zone che nelle città – Como inclusa – sono fondamentali per la vita sociale”.

E così in un articolato documento realizzato dall’associazione (Presidente Vincenzo Falanga, affiancato dalle Vicepresidenti Teresa Minniti e Maria Massara), si parte da una riflessione sulla “necessità di un intervento organico e migliorativo dell’intera offerta di spazi verdi su tutto il territorio comunale. Como, pur essendo una città con una straordinaria vocazione paesaggistica e turistica, evidenzia forti carenze sul piano delle politiche rivolte alle nuove generazioni”. Una condizione di debolezza che “non è solo il risultato di una mancanza infrastrutturale, ma riflette anche un’assenza di visione strategica e di continuità amministrativa”.

Sena dimenticare che le “aree gioco, i parchi attrezzati rappresentano non semplici elementi di arredo urbano, ma veri presìdi educativi, sociali e culturali. Eppure, Como continua a scontare una frammentazione e un’arretratezza progettuale che rendono questi spazi non solo insufficienti, ma spesso anche inadeguati sotto il profilo della manutenzione, della sicurezza e dell’accessibilità”, si legge nel documento.

Una realtà che, vista l’assenza di “una regia pubblica lungimirante porterebbe ad aggravare ulteriormente “l’indice di “desertificazione educativa” che penalizza le città incapaci di investire sul proprio futuro. È quindi urgente che il Comune si assuma la responsabilità di definire un piano pluriennale, partecipato e trasversale”, si chiede.

Ampia e dettagliata premessa che porta poi al lato pratico con un chiaro esempio: riqualificare un’area delle dimensioni di Piazza Martinelli.

Ecco cosa costerebbe: il Parco “Peter Pan ..nel Paese delle Meraviglie”

Spazio gioco e relax: installazione di arredi mobili e modulari, giochi urbani leggeri (es. scacchiere da terra, strutture in legno, pannelli sensoriali) sedute ombreggiate pensate per la sosta delle famiglie e per l’incontro tra generazioni: costo stimato circa 20.000,00 euro.

Piazza degli eventi: posizionamento di una pedana utilizzabile per piccoli eventi di quartiere (spettacoli, mercatini, laboratori creativi, feste di compleanno): costo stimato circa 15.000 euro.

Community wall e bacheca civica: allestimento di uno spazio informativo mediante posizionamento di una bacheca o una community wall dove abitanti del quartiere, associazioni locali, scuole possano esporre messaggi, attività in programma e iniziative che contribuiscano a rafforzare l’identità del quartiere: costo stimato circa 5.000 euro.

Gestione condivisa e programmazione di eventi: affidamento della cura e dell’animazione della piazza ad associazioni locali, gruppi di famiglie o comitati di quartiere, in collaborazione e con il supporto dell’Amministrazione comunale, anche al fine di garantire un presidio civico permanente: costo stimato 0 euro.

La trasformazione di un’area attualmente poco e male utilizzata in uno spazio polifunzionale a disposizione delle famiglie e del quartiere può quindi essere realizzata attraverso un insieme coordinato di interventi il cui costo complessivo è stimato intorno ai 40.000 euro.

Se poi si volesse effettuare ulteriori investimenti volti ad aumentare il verde urbano tramite posizionamento di fioriere e alberature leggere (costo stimato 8.000 euro), potenziare l’illuminazione a supporto delle attività serali (costo stimato 12.000 euro) e installare apposita segnaletica inclusiva e informativa (costo stimati 3.000 euro) si spenderebbe in totale circa 63.000 euro.

In conclusione: singoli interventi di importo minimo pari a 40.000,00 euro per ciascuna area attuabili mediante un piano pluriennale -ad esempio quinquennale- che preveda l’impiego di 200.000 euro, co-finanziato con fondi comunali (reperibili anche dall’avanzo libero di bilancio pari a 41 milioni di euro nel 2024), bandi regionali, sponsorizzazioni private o partnership con il terzo settore, si potrebbero adeguare 5 “Giardini/parchi giochi” in cinque anni.

“Un giardino/parco giochi all’anno! Una pianificazione di questo tipo su “Giardini” da individuare tra quelli più malmessi sul territorio comunale potrebbe consentire interventi mirati capaci di restituire funzione e valore sociale a spazi comuni che favoriscono relazioni intergenerazionali, coesione sociale e senso di appartenenza, restituendo la dovuta centralità ai bambini e, quindi, alla nuova generazione di cittadini”, chiudono.

Un esempio dettagliato di lavoro di squadra che porta a indicare come sia necessario potenziare l’offerta visto il rapporto attuale tra le aree gioco e la popolazione infantile (circa un’area gioco ogni 1.200 bambini)
Utile inoltre una gestione condivisa dei Giardini, affidandoli anche ad associazioni locali, gruppi di genitori o comitati di quartiere per consentire l’organizzazione di attività ludiche da effettuarsi con cadenza settimanale e/o piccoli eventi.

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