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Variante della Tremezzina: tempi, costi, chiusure, Cava Citrini. Le risposte di Anas alle nostre domande

Da più di un mese la Statale Regine è riaperta, dopo lo shock della chiusura per 4 mesi all’altezza di Colonno. Per dare un sguardo al prossimo futuro, abbiamo rivolto alcune domande ad Anas che ha gentilmente risposto.

Ormai è passato quasi un mese dalla riapertura della statale Regina, ci sono novità riguardo il cronoprogramma della “fase due”?

Le attività attualmente in corso, che si stanno svolgendo a traffico aperto, sono inerenti alla “fase due” del programma lavori del progetto esecutivo stralcio Colonno e riguardano le attività propedeutiche allo scavo della galleria di svincolo (salto di montone) lato Menaggio.

Quali sono le cause del ritardo nella comunicazione delle varie date del cronoprogramma nella “fase due”?

In realtà non vi sono date significative da comunicare, in quanto il programma della “fase due” riguarda attività che si stanno svolgendo in regime di consegna parziale, nelle more della conclusione dell’iter di validazione e approvazione del progetto esecutivo dell’intero intervento, a valle della quale verrà disposta la consegna definitiva dei lavori.

Sono stati riscontrati ritardi che riguardano effettivamente l’aumento dei costi delle materie prime? Se così fosse potrebbe rivelarci un quadro generale della situazione?

Allo stato attuale, l’aumento nazionale ed internazionale del costo delle materie prime, non sta ostacolando il regolare andamento delle attività lavorative.

Un altro tema molto sentito è l’eventuale impiego dell’ex Cava Citrini in Valle Intelvi. Ci sono novità al riguardo?

Non ci sono aggiornamenti sul possibile utilizzo dell’ex cava Citrini, né procedimenti in corso riguardo tale area che, comunque, non è interessata da alcuna attività dell’Impresa appaltatrice dei lavori.

Nonostante i vari aggiornamenti degli ultimi mesi sulla progressione del cantiere, il rapporto tra Anas e residenti sembra essersi incrinato a causa dello slittamento della riapertura della Regina e delle brevi chiusure della Regina, non accompagnate da alcuna ordinanza, iniziate la settimana scorsa. Cosa vi sentite di dire ai cittadini del lago?

Per quanto noto ad ANAS, non risulta che sia stato incrinato alcun rapporto, né con i residenti né, tantomeno, con gli Enti territoriali. Così come già avvenuto per i quattro mesi di chiusura della Statale, ANAS sta proseguendo le proprie attività mantenendo, senza soluzione di continuità, le medesime azioni di coordinamento e sinergica collaborazione con le Istituzioni e gli Enti territoriali. Quanto alle chiusure temporanee della Regina, attuate nel periodo successivo alla riapertura al traffico, va evidenziato che la necessità delle stesse è sempre stata rappresentata nei vari tavoli di coordinamento con la Prefettura e gli Enti locali. Dette chiusure temporanee (dell’ordine di 10-15 minuti), sono strettamente necessarie a garantire la sicurezza degli utenti della strada durante l’esecuzione delle volate e delle conseguenti attività di disgaggio sul versante che ospiterà l’imbocco lato Como della variante. È ovvio che man mano che le attività di scavo del versante di imbocco giungeranno a debita distanza di sicurezza dall’attuale sede viaria, dette chiusure temporanee diverranno sempre più sporadiche.

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