RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Como, quasi 9 milioni per 32mila metri quadrati di sport (e non solo): chiuso il primo passaggio fondamentale

Nuovo passo in avanti per il maxi progetto di riqualificazione sportiva (e non solo) dei 32mila metri quadrati del centro Belvedere di via Longoni che ospita il Rugby Como, ora necessariamente spostato sui campi di Lazzago rimessi in funzione. L’operazione ha un valore Si è infatti conclusa positivamente la conferenza dei servizi che si è svolta per l’analisi della proposta avanzata in prima istanza dalla società bresciana Capital Padel Srl a cui è poi subentrata la Sport Più Spd di Castellanza (Varese) che ha affidato il progetto a J+S Architecture & Engineering.

Al tavolo si sono riuniti numerosi soggetti esterni oltre ovviamente ad alcuni uffici interni all’amministrazione:

• Arpa Lombardia – Dipartimento di Como;
• ATS Insubria- Sede Territoriale di Como;
• Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici della Lombardia;
• Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Como;
• Enel Distribuzione;
• SNAM Rete gas;
• Rete Ferroviaria IT – Direzione Territoriale Produzione;
• Rete Ferroviaria IT S.p.a.
• Terna S.p.a.
• Lereti S.p.a.
• Como Acqua;
• SPT Holding S.p.a.
• A.S.F. Autolinee;
• CONI;
• 2I Reti Gas;
(Settori interni al Comune di Como)
• Settore Ambiente – Difesa del Suolo – Acque Meteoriche;
• Settore Programmazione Territoriale – Urbanistica – Pianificazione della Mobilità – Verde – Parchi e Giardini – Ufficio Urbanistica – Ufficio Paesaggio – Ufficio Edilizia Privata.

Al netto dei Vigili del fuoco che hanno messo nero su bianco che “a oggi l’impianto sportivo è sprovvisto delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente di prevenzione incendi” e che dunque “in riferimento all’oggetto della Conferenza dei Servizi preliminare ed asincrona, il Comando non ha elementi per esprimere il parere di competenza”, e anche dell’Arpa che “non ha la facoltà di partecipare alle conferenze decisorie in quanto non è Autorità preposta al rilascio di atti di assenso o diniego”, e che conseguentemente “la mancata partecipazione alla CdS e la mancata espressione di parere non viene assunta come assenso relativamente agli argomenti oggetto della conferenza”, l’atto di chiusura segnala che “che non risultano acquisiti pareri negativi”. Va anche ricordato che per parte sua la giunta comunale aveva già riconosciuto l’interesse pubblico della proposta nel maggio scorso.

Ora dunque è atteso il voto in consiglio comunale a cui seguirà l’assegnazione (senza gara) per la messa a punto del progetto esecutivo e infine la partenza del cantiere, entro quest’anno.

Il progetto, che interessa circa 32.400 metri quadrati, coinvolgerà tutta l’area dove ora sorgono una vecchia pista di pattinaggio, i campi da tennis in disuso, il campo da rugby, il campo di calcio, i vari spogliatoi e locali di servizio. L’intervento in progetto è diviso in due lotti. Il primo lotto, che si avvale dei finanziamenti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede:

– il rifacimento del Campo di Rugby “grande”, con la sostituzione del campo in erba naturale con un manto sintetico, intervento che prevede uno scavo di massimo 8-10 cm

– il relamping delle torri faro esistenti sul Campo di Rugby “grande”, ossia la sostituzione di corpi illuminanti tradizionali con moderne lampade a LED, nell’ottica di un efficientamento energetico

– la riqualificazione della pista di rotellistica con l’adiacente recinzione.

Il secondo lotto, che sarà effettuato con altri finanziamenti, prevede gli interventi di seguito riportati:

– lo smantellamento dei campi da tennis, del campo da calcio e dei muretti di contenimento della terra e dei camminamenti;

– la realizzazione di un nuovo campo da Rugby, piccolo, per gli under 12, che comporterà riempimenti di terra e l’adeguamento dei muretti di contenimento, oltre a un nuovo impianto di illuminazione

– la realizzazione di un nuovo edificio per l’arrampicata, che avrà una pianta di circa 42 x 26 m, per una superficie totale di 1100 mq, e che comporterà uno scavo della profondità di circa 1,50 m.

La richiesta di contributo pubblico per le opere è di 2,7 milioni, mentre il contributo per esercizio 2,5 milioni (percentuale richiesta del contributo pubblico in conto capitale pari al 30,92%; percentuale richiesta del contributo per canone d’esercizio 15,80%). Il valore complessivo della concessione è quantificato in 15.820.000 euro, i costi di esercizio in 5.625.000 euro e l’importo di opere, manutenzioni e spese tecniche in 8.895.311 euro. Il canone corrisposto al Comune è stato quantificato in 550mila euro. Dei fondi pubblici previsti: 766mila euro verranno da fondi Pnrr, 237mila dalla Regione Lombardia e 1.746.500 dal Comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo