L’associazione san Filippo compie 45 anni e fa un regalo a Como: una casa per chi ha bisogno. Perché ai ‘ragazzi’ di San Filippo don Battista Galli ha sempre insegnato che la fede e l’impegno sociale si testimoniano nella concretezza del quotidiano. L’impegno sociale è un seme che don Battista ha piantato 45 anni fa e ancora dà i suoi frutti.
Così è iniziata una racconta fondi dall’interno, da chi negli anni in quell’Associazione è cresciuto e si è formato perché, come ha scritto in un messaggio di accompagnamento un socio, ‘la donazione è ‘un modo per restituire quanto si è ricevuto’ per comprare una casa da donare a Fondazione Scalabrini per aiutare le famiglie in difficoltà. E allora devono aver ricevuto proprio tanto se in poche settimane il Centro ha raccolto 35.180 euro con donazioni sempre a tre cifre e a spesso anche sopra il migliaio di euro.
L’obiettivo è per metà raggiunto: 80mila euro è il costo del bilocale di Lora che l’Associazione ha scelto di regalare alla Fondazione Scalabrini per accogliere famiglie sfrattate. La storia di questa donazione è intrecciata nelle vite personali dei soci.
La casa appartiene ad una di loro, che ha deciso di metterla in vendita per trasferirsi in un’altra zona. L’associazione ha deciso allora di coinvolgere la Fondazione Scalabrini perché un altro socio collabora da molti anni con la Fondazione sia con donazioni importanti che affittando a un prezzo praticamente simbolico due appartamenti che la Fondazione già gestisce e in cui ha ospitato fino ad ora 7 famiglie. Questo legame personale ora diventa patrimonio della città consolidando il legame tra le due organizzazioni e aprendo a tutti la raccolta fondi.
Prima di allargare la raccolta fondi l’associazione ha voluto essere certa di dare una solida base al suo progetto: ora che l’importo è stato raccolto quasi per il 50% e la realizzabilità dell’acquisto è certa, l’Associazione ha scelto di uscire allo scoperto e aprire la collaborazione a cittadini e imprese interessate.
“San Filippo ha dato il meglio di sé negli anni Ottanta, sono figli di una cultura sociale che riesce anche oggi a fare una cosa del genere, raccogliere quasi 40mila euro da poco meno di 40 persone – commenta Francesca Paini, presidente di Fondazione Scalabrini – Loro pensano che seminare sociale permette di raccogliere sociale. E’ la testimonianza che bisogna investire, sempre, nelle Politiche Educative dei giovani”.
Casa San Filippo (questo il nome della casa che sarà acquistata) sarà il cuore della raccolta Fondi che Fondazione Scalabrini sosterrà fino a questo Natale, fiduciosa che Como anche questa volta saprà essere la città sorprendente e solidale che già tante volte si è mostrata. A partire da gennaio la casa sarà operativa e arredata grazie a una nuova collaborazione di Scalabrini con Impressioni Grafiche di Acqui Terme: restaurano su misura mobili usati in buono stato a un prezzo accessibile.
Chi volesse sostenere il progetto può trovare sul sito della Fondazione (www.fondazionescalabrini.it) tutte le informazioni: la planimetria dell’appartamento, una lettera di don Battista che racconta il progetto e l’andamento in tempo reale delle donazioni, e le istruzioni per donare. Ricordiamo che i versamenti sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi.
Un commento
Queste iniziative sono sempre encomiabili. Tuttavia, non si comprende per quale motivo sia necessario far fronte a una raccolta fondi per acquistare un appartamento per le famiglie sfrattare quando risultano abbandonate, per non dire murate, case popolari di proprietà del Comune.
Che senso ha la raccolta delle offerte delle famiglie quando esiste un patrimonio pubblico inutilizzato comprato con le “tasse” delle famiglie? Mah….