C’è un filo sottile che collega il lago di Como e l’entroterra nuorese.
Quel filo è l’antica arte dei mascherai che da tempo immemore, tanto sulle montagne del nostro lago, a Schignano, quanto sulle alture nuoresi, a Mamoiada, intagliano il legno e producono le maschere ormai iconiche dei bei e i brut lariani e dei Mamuthones sardi per i due celebri carnevali tradizionali.
A riprova di questo collegamento ancestrale le foto della visita di Eugenio Zoffili, deputato della Lega e coordinatore regionale del partito di Matteo Salvini in Sardegna, in visita al laboratorio artigiano di Franco Sale, mascheraio di Mamoiada.
Il mascheraio, infatti, oltre a esporre le più tradizionali maschere nere da Mamuthones, ha nella propria bottega diverse maschere provenienti proprio da Schignano.
“Sono ritornato in alcune aree della Sardegna dopo le recenti polemiche nel dibattito sulle restrizioni circa il burqa che alcuni temevano potessero coinvolgere anche le manifestazioni come i carnevali e ho incontrato diversi artigiani che producono manufatti unici al mondo” ha spiegato Zoffili, dalla bottega di Sale.
Il deputato erbese si è addirittura concesso diverse pose in pieno costume da Mamuthones.
Nei giorni scorsi, il deputato leghista si è trovato bersaglio di accese critiche in quanto fautore un’ordine del giorno al Decreto Sicurezza-Bis che sembrava limitare l’utilizzo di maschere e scialli durante espressioni culturali come i carnevali tradizionali, effetto collaterale di una stretta sull’uso del burqa in pubblico.
Le preoccupazioni sono state smentite prontamente dall’Onorevole, a parole qui, e a fatti, con la visita agli artigiani sardi di questi giorni.
“Mamoiada è unita a Schignano dal corso di scultura che abbiamo tenuto 4 anni fa insieme al Consorzio dei Mascherai Alpini, proprio nel paese del lago di Como – ha spiegato Sale, il mascheraio sardo che ha riportato ben quattro maschere con se, di ritorno nella sua terra – molto probabilmente questo appuntamento si riproporrà anche l’anno prossimo, con artigiani provenienti da tutta Europa”.
“Essere gemellati con Schignano è di grande importanza. Si tratta di uno scambio di cultura, tu porti la tua e io porto la mia, che è espressione pura dell’identità e della tradizione sarda – ha spiegato Sale, 70 anni e mascheraio da 30 – il legno è magia e nel mio caso mi ha stregato”.