Le segreterie nazionali di CGIL e UIL hanno proclamato per giovedì 11 aprile p.v. 4 ore di sciopero per tutti i settori privati (8 ore nell’edilizia), sciopero che sarà accompagnato da iniziative organizzate in ogni città capoluogo. Spiegano i due sindacati comaschi:
In linea con quanto stabilito dalle confederazioni nazionali, CGIL Como e UIL Lario organizzano un flashmob in Piazza della Vittoria a Como giovedì 11 aprile dalle 10.00 alle 11.30 durante il quale verranno esposte le ragioni dello sciopero.
I motivi della mobilitazione insistono su una sorda indifferenza da parte del Governo alle esigenze della parte viva del Paese: quella che lavora, quella che il lavoro lo cerca, quella che dopo una vita di lavoro chiede il diritto ad una vecchiaia serena con pensioni dignitose. Quel Paese che non sta ottenendo risposte da scelte politiche prive di lungimiranza: ne sono una prova le continue morti sul lavoro, gli infortuni sempre più frequenti, un fisco che risulta clemente con gli evasori e severo con dipendenti e pensionati.
CGIL e UIL ritengono che lo sciopero sia uno strumento utile a richiamare la classe politica alle proprie responsabilità nelgarantireildirittoaunlavorosicuro.Latuteladiquestodirittonondeveperòessere una priorità soltanto di queste due sigle sindacali, deve coinvolgere l’intero sistema Paese.
Zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale di fare impresa: ecco le parole d’ordine che stanno alla base della mobilitazione. Vogliamo che la salute e la sicurezza sul lavoro diventino un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa, superando la pratica del subappalto a cascata e vincolando l’accesso ai finanziamenti pubblici all’applicazione dei CCNL firmati dalle Organizzazioni Sindacali più rappresentative. Vogliamo un sistema fiscale equo e progressivo, che riduca la tassazione su lavoro dipendente e pensioni e parallelamente aumenti la tassazione delle rendite e il contrasto all’evasione fiscale. Vogliamo un’occupazione stabile e di qualità, da perseguire attraverso il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo.
Un commento
Uscire di casa e non tornare perché il padrone ha deciso di risparmiare sulla nostra pelle BASTA!!!
Genitori e giovani che lavorano sfruttati con contratti da fame ,lo stipendio basta solo per pagare tasse, affitto,mutuo bollette,assicurazioni.
Pensioni sempre più lontana e ridotte
all’osso. La vita di ogni lavoratore È
UNICA E DIGNITOSA, bisogna
denunciare per cambiare questa
oppressione avere coraggio di dire
BASTA