Una rivoluzione nell’approccio verso l’alunno disabile. Si tratta dell’introduzione, per ora in 6 istituti comprensivi di Como, della figura dell’educatore di plesso. Un professionista formato che affiancherà lo studente bisognoso ma che si relazionerà con la classe intera. “La vera rivoluzione è che oltre ad interagire, ovviamente, con il corpo docente e con l’insegnante di sostegno per accompagnare lo studente nel suo percorso personalizzato, interagirà con la classe intera”, ha spiegato il vicesindaco Nicoletta Roperto.
“Questo è il vero elemento di rottura. L’educatore ci sarà anche quando il ragazzo sarà assente. Ecco il vero capovolgimento, i compagni saranno sempre soggetti attivi del percorso formativo”, ha aggiunto il sindaco Rapinese durante la presentazione a Palazzo Cernezzi alla presenza degli esponenti della Cooperativa Csls – che si è aggiudicata il primo lotto del bando – della dirigente del settore Politiche sociali Luciani e di Daniela Argentati della equipe disabili.
Il piano, partito in via sperimentale in Emilia Romagna, arriva dunque in Lombardia e Como è il primo Comune a realizzarlo. Un’iniziativa – che verrà messa in essere nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie per ora – fortemente voluta anche analizzando i dati relativi alla crescita dei ragazzi con forte disabilità. “Ad oggi gli interventi educativi di bambini disabili seguiti dal Comune sono 209, oltre a 37 in fase di definizione. Erano 138 nel 2018, con una crescita di oltre il 50%. Sono cresciuti del 22% rispetto al passato anno scolastico. Sono più numerosi nelle elementari, pochissimi all’asilo nido. A oggi sono 6 gli istituti comprensivi che hanno già aderito. Altri due in fase di definizione”, ha spiegato la dirigente Luciani.
L’investimento del Comune di Como sarà pari a 966.300mila euro. “E, se come ovviamente ci auguriamo, andrà bene siamo pronti a investire molte più risorse”, aggiunge Rapinese. L’educatore di plesso “dunque collaborerà con il corpo docente, lavorerà con l’alunno in classe e con tutti gli altri alunni e sarà sempre presente. Ovviamente ci vorrà la massima collaborazione di scuole, Comune e famiglie”, aggiunge il vicesindaco. Gli educatori che prenderanno dunque servizio immediatamente saranno circa 35.