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Scuola superiori a casa, insorgono Sala e Azzolina. Il ministro a Fontana: “Trovi altre soluzioni”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è insorto davanti alla prospettiva che da lunedì prossimo 26 ottobre tutte le scuole superiori lombarde chiudano i battenti per dedicarsi esclusivamente alla didatica online: ” Siamo totalmente contrari, e lo vogliono dire con chiarezza, alla sola didattica a distanza per le superiori. Ci opporremo”.

Lombardia, non solo coprifuoco dalle 23 alle 5. A sorpresa: didattica a distanza per le superiori da lunedì 26. Il documento

E ora arriva la mossa del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che ha scritto direttamente al presidente della Regione Attilio Fontana.

“Pervengono al Ministero dell’istruzione, dai rappresentanti degli Enti locali, dalle autonomie scolastiche, dalle famiglie, dagli studenti, segnalazioni di profonda criticità attinenti la congruità e l’applicabilità delle misure contenute nell’Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia 21 ottobre – si legge nel documenti di Azzolina – Appare come una imposizione che non tiene conto delle specificità dei contesti territoriali e degli enormi sforzi compiuti da tutta la comunità scolastica, a cui va il mio ringraziamento, per garantire il corretto avvio e l’ordinario svolgimento dell’anno scolastico”.

Poi ecco il (pressante) invito a Fontana per trovare soluzione diverse dal “tutti a casa”.

“In una fase così complessa per la Nazione – scrive Azzolina – desidero invitarla a lavorare insieme a tutte le istituzioni coinvolte, per trovare soluzioni differenti da quella adottata, nel rispetto del diritto alla salute dei cittadini e del diritto allo studio dei nostri studenti e delle nostre studentesse”.

La ministra ricorda pure che “il Dpcm del 18 ottobre 2020 ha previsto indicazioni molto chiare per la gestione delle misure da adottare con riferimento alle istituzioni scolastiche, prevedendo in primo luogo la prosecuzione, in ogni caso, in presenza, delle attività didattiche ed educative della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”.

Sulla stessa linea, in Regione, il consigliere regionale comasco dei Cinque Stelle Raffaele Erba: “Chiudere le scuole superiori da un giorno all’altro, senza un minimo di preavviso, è un grave errore. Misure con un impatto così importante vanno concertate con il Ministero dell’Istruzione e con gli istituti scolastici con un minimo di anticipo. Nei mesi scorsi abbiamo compiuto un grande sforzo per mantenere aperte le scuole in questa fase così difficile”, dichiara Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.

“La Giunta di Regione Lombardia avrebbe dovuto procedere per gradi – conclude Erba – stiamo rimodulando ora gli orari di ingresso degli studenti per permettere di distribuire meglio il viaggio verso le scuole nelle fasce orarie in cui i mezzi pubblici non sono affollati”.

Ora, visto il pressing da più parti sul tema, si attende la controreplica da Palazzo Lombardia.

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