Una richiesta di prassi, almeno in teoria. Non fosse che la precedente, identica nel 2018, non ha avuto risposta alcuna. Sono giorni caldissimi sul fronte delle scuole di Como, parliamo di edilizia, di stato di sicurezza, di controlli e verifiche.
Il caso eclatante di via Perti ha, fatalmente, dato la stura (qui tutte le cronache).
Così pochi giorni fa la dirigente dell’Istituto Comprensivo Como Centro, Valentina Grohovaz, ha scritto al sindaco di Como, Mario Landriscina, e per conoscenza al Prefetto, Ignazio Coccia.
Una Pec in cui la dirigente ha sollecitato “le certificazioni sullo stato di sicurezza degli istituti che dirigo”. Il Comprensivo infatti abbraccia per competenza le scuole d’infanzia Sant’Elia, Garibaldi e Rodari, le primarie Battisti, Venini e Gobbi, le secondaria Parini e la succursale Virgilio.
“Nulla di anomalo – precisa – si tratta di una scheda, fornita in fac-simile dall’Associazione Nazionale Presidi, che poi si adatta ai casi specifici e si invia all’amministrazione”. Obiettivo ottenere le normali certificazioni: antisismica, antincendio, impianti, etc. Quanto serve per sancire l’agibilità dell’edificio.
“Ho inviato la stessa richiesta l’anno scorso – spiega la Preside – e l’ho fatto via Pec, quindi con il diritto di ricevere risposta in 60 giorni. Nessuno mi ha contattata. Nel frattempo sono stata sanzionata da Ats per la scuola Parini e non tutte le voci contemplate dalla segnalazione ricadevano sotto la mia responsabilità. Per esempio, ho dovuto rispondere dei parapetti ma si tratta di carenze che vanno in capo al Comune, poiché Ente proprietario”.
Grohovaz, garantisce che non vi sono situazioni a rischio per quanto riguarda gli istituti di sua competenza: “Ma – evidenzia – tra pericoloso e sanzionabile c’è differenza. Ats e Vigili del Fuoco, giustamente, sono molto attenti e effettuano controlli serrati. Eppure, se evidenziano che, ipotizzo, la striscia anti-scivolo delle scale è più stretta di mezzo centimetro, io cosa posso fare?”.
Detto che non ci sono rischi per gli studenti la dirigente evidenzia come vi siano comunque: “Lacune dal punto di vista della normativa sulla sicurezza. Si prenda per esempio l’asilo Sant’Elia”.
ASILO SANT’ELIA: TUTTE LE CRONACHE DI UNO SCANDALO
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Intanto la missiva, come la più classica delle pietruzze, ha dato il via ai sommovimenti.
Sotto il grande incubo di via Perti a Palazzo ora tutto si muove alla velocità della luce. Così in queste ore sembra che l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Bella, si stia tentando di organizzare d’urgenza una nuova commissione, dopo quella convocata per via Perti.
Il presidente, Luca Biondi, sarebbe già stato contattato.
Probabilmente, ma le trattative sono in corso, si ripeterà la doppietta con la convocazione congiunta della II (Lavori Pubblici) e della III (Istruzione).