RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Se questo è un giardino. Viaggio per i parchi gioco della città, tra degrado e abbandono

Como è una città a misura di bambino. Non ci credete? Eppure sul sito del Comune alla voce “Giardini Pubblici” sono elencate ben 32 aree gioco (33 se aggiungiamo il nuovo “acquisto” dell’ex Passeggiata Amici di Como). Una vera pacchia.

Si, va bene, tralasciamo il fatto che solo cinque sono dotate di servizi igienici (non proprio un optional quando si tratta di bambini, in realtà) e di questi solo due non sono murati (Via Vittorio Emanuele e i giardini a lago) e vediamo un po’ dove trascorrere questi ultimi pomeriggi di sole.

Si potrebbe iniziare proprio dai giardini a lago (sai mai che scappi) ma sono sporchi e datati. Però a breve è previsto un restyling completo quindi portiamo pazienza. Idem a Tavernola, dove è stato promesso che si interverrà per sistemare il parco. E il resto della città? Ah beh, qualche intervento è stato fatto anche altrove!

In via Anzani ad esempio, dove residenti e frequentatori si lamentano da tempo delle condizioni di degrado e, invece di riaprire i bagni, mettere in sicurezza quello che sembra essere stato un laghetto con tanto di ponticello, asfaltare la pista per le biciclettine e sostituire i giochi, si è pensato bene di realizzare un cielo stellato sul campetto.

Priorità. Peccato che già un anno dopo sia pieno di buchi tipo pioggia di asteroidi e necessiti di una seria manutenzione. Nel frattempo qualcuno ha deciso di organizzarsi da solo e ha montato una piccola altalena da giardino di plastica.

Di per sé un monumento alla resilienza, ma non esattamente a norma temo.

GALLERY, SFOGLIA

Con tutto quello che potrebbe conseguirne. E, vista l’erba alta, c’è da aspettarsi che prima o poi qualcun altro si organizzerà per tagliarla. Che poi questa cosa dell’erba è un mistero.  In alcuni parchi è stile pascolo, altissima.

In altri, misteriosamente, è un campo da golf, come nel parco giochi di via Italia Libera. Oddio, più che altro un quadrato di erba intorno a un’altalena ma vabbè, almeno tagliata.

Su cui però, non per gufare, spicca un cordolo di ferro rotto e ripiegato ad altezza bambino che sembra solo aspettare di far male a qualcuno.

“Eh ma si sa, in centro i parchi sono mal frequentati! In periferia invece …”.

Beh, a parte alcuni casi eccezionali tra cui spiccano quelli di Albate e Sagnino (che però sono praticamente principati autonomi, si sa), che dire di quello di via Ariberto da Intimiano a Lora? Un posto perfetto per fare fieno.

GALLERY, SFOGLIA    

E il giardino di via Bernardoni a Rebbio?

Un unico triste pellicano a molla che fa la guardia a un campo da basket su cui le erbacce stanno avendo il sopravvento. O, forse, osserva stupito il bucato steso al sole da qualcuno sulla cancellata, chissà.

GALLERY, SFOGLIA

Inutile, temo, soffermarsi sugli arcinotii giochi di via Bellinzona a Ponte Chiasso.

Panchine divelte a creare comodi “salottini” e sporcizia ovunque.

GALLERY, SFOGLIA

Però, tra tutti, il mio cuore è rimasto lì, nel parco giochi di via Crispi.

Quello che tra tutti merita una menzione d’onore. Quello che lo guardi e tutti gli altri parchi ti sembrano Mirabilandia. Lui, erba alta (un must), più lungo che largo, in perfetta pendenza verso la città, pieno di panchine che, come in un incubo, immagino occupate da schiere di nonne intente a osservare i loro nipotini rotolare verso valle o accapigliarsi per l’unico gioco: un triste elefantino che sembra messo lì giusto per dare un senso a quella che, in una città normale, sarebbe al massimo un’area cani.

GALLERY, SFOGLIA

E qui invece no. E’ un parco giochi che forse fa numero, non so. Di certo questo giardino, con il suo cartello (comune a tutti i parchi), che recita “Prenditi cura di questo spazio: è (anche) tuo” fa venire voglia, più di tutti gli altri, di ricordare appunto che quell’“anche” prevede che se ne curi anche qualcun altro, oltre a chi li frequenta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Volevo solo precisare che a Sagnino ci sono 2 parchi, uno tenuto benissimo, ma in estate non c’è ombra e quindi si va all’altro parchetto ( via quaglio) dove il degrado resta sovrano. (Propio ieri Rapinese ha pubblicato un video)
    Se volete vi mando le foto..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo