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Segnaletica e suolo pubblico, la spunta Confcommercio: annullate le sanzioni di Ica

Non è la prima volta che scoppiano tensioni fra Confcommercio e Ica, azienda che per conto del comune di Como svolge “il servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, del diritto sulle pubbliche affissioni, del canone occupazione suolo pubblico e’ gestito dalla società”. L’ultimo capitolo risale a qualche mese fa, era ottobre, quando la società emise sanzioni per numerose attività commerciali “colpevoli” di non aver pagato la tassa di occupazione del suolo pubblico per la segnaletica (per intenderci il cartello che dice: Hotel XXX, direzione).

La sovrapposizione di due normative – vicenda antica di decenni – aveva infatti portato confusione per molti. Per piazzare un cartello non è sufficiente fare domanda ai servizi pubblicità ma bisogna ottenere anche un permesso per occupazione di suolo pubblico. Ica quindi emise numerosi avvisi di pagamento, con effetto retroattivo al 2013. Insomma multe per decine di migliaia di euro.

Oggi il braccio di ferro, spiegano da Confcommercio “giunge finalmente a conclusione”. L’associazione, dopo i primi avvisi, si era mossa in “difesa dei propri iscritti a cui, pur essendo loro in possesso di regolare autorizzazione ed avendo sempre pagato l’imposta sulla pubblicità, veniva contestato il mancato pagamento del canone di concessione. Un burocratismo che andava a pesare, ingiustamente, sulle tasche degli esercenti. Così venne organizzato  un primo incontro con tra l’Assessore al Commercio Marco Butti, il vice presidente di via Ballarini Roberto Cassani e il funzionario Osvaldo Filippini.

Nulla di fatto perché nei primi tempi “c’è stato un prolungato scambio di telefonate ed email senza che, tuttavia, le reiterate richieste di annullamento di Confcommercio Como ottenessero risposte chiare e definitiv”e.

Oggi la svolta, un nuovo incontro oggi ha visto al tavolo per confcommercio il dirigente Gianmaria Gambotti, Filippini e una decina di esercenti, per il Comune Butti e Matteo Mariani in rappresentanza di ICA.
Al termine dell’incontro, “anche acceso ma in definitiva costruttivo”, la Confcommercio ha ottenuto per i propri iscritti l’annullamento di ogni sanzione (sia di quelle per omessa denuncia che di quelle per ritardato pagamento) e la possibilità di pagare il canone arretrato in modo rateale.
“Un altro, importante, risultato di tutta l’azione svolta in questi mesi dall’Associazione – evidenziano dall’Ente – è stato quello di essere riuscita a sensibilizzare l’Assessore Butti sulla necessità di un radicale mutamento delle relazioni interne ed esterne della macchina comunale. L’Assessore Butti ha infatti annunciato una generale revisione, attualmente in fase di elaborazione e perfezionamento, sia dei rapporti tra Comune e ICA, nella loro funzionalità, sia della relazione e della comunicazione con l’utenza e con le Associazioni di rappresentanza”.

“Il completo annullamento del canone non è, purtroppo, consentito dalle norme di legge – commenta Giovanni Ciceri, presidente dell’associazione – tuttavia l’aver ottenuto l’azzeramento delle sanzioni porta al dimezzamento dell’onere economico a carico dei nostri iscritti e già questo è un ottimo risultato. A cui si aggiunge l’evidente vantaggio del pagamento rateale”. In linea il direttore Graziano Monetti, che sottolinea come “il risultato forse più importante è l’aver fatto comprendere all’amministrazione comunale come sia fondamentale un atteggiamento diverso nei confronti dell’utenza – sia essa privata che economica – un rapporto in cui il contribuente non viene visto come massa passiva a cui “imporre” ma come soggetto titolare di diritti e di doveri e, in quanto tale, da trattare con attenzione e rispetto”.

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