Smalti e gel per le unghie vietati in un centro estetico della provincia di Como. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como ha disposto, nell’ambito di un mirato piano di interventi finalizzato a garantire un adeguato presidio in materia di anticontraffazione e sicurezza, l’intensificazione dei controlli relativi alla commercializzazione dei prodotti di uso comune potenzialmente pericolosi per la sicurezza dei consumatori.
Nell’ultimi controllo sono stati sequestrati 170 flaconi di smalti e gel semipermanenti contenenti sostanze vietate a norma del Regolamento (CE) n. 1223/2009 (Regolamento cosmetici).
Più in particolare, a seguito dell’attività di costante monitoraggio delle attività economiche presenti nel proprio territorio di competenza, i Finanzieri del Gruppo Como hanno proceduto al controllo di un centro estetico di Fino Mornasco gestito da un cittadino di origine straniera.
Al termine dell’attività di servizio i militari hanno constatato la presenza di smalti e gel semipermanenti, detenuti per l’applicazione ai clienti, contenenti la sostanza “Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide” (TPO), classificata come cancerogena, mutagena e tossica per la riproduzione umana, il cui l’utilizzo è vietato a partire dal 1° settembre 2025.
L’attività svolta si inserisce nel quadro delle iniziative assunte dalla Guardia di finanza a tutela del mercato dalla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei e nazionali. Questo impegno mira a garantire una concorrenza leale per gli imprenditori onesti e a tutelare la salute dei consumatori.
In tale quadro, il Corpo, attraverso il Nucleo Speciale Beni e Servizi, alimenta la piattaforma “Safety Gate”, sistema di allarme dell’unione attivo per tutti i prodotti che presentano un rischio grave per la salute e la sicurezza dei consumatori (ad esclusione di alimentari, farmaci e presidi medici) che permette, attraverso il portale “Safety Gate”, lo scambio rapido di informazioni tra Stati Membri e Commissione, riguardo ai provvedimenti adottati per impedire o restringere il commercio e l’uso di tali prodotti sia da parte delle Autorità nazionali che, volontariamente, dai produttori e dai distributori.