“Data presunta di inizio lavori 6 febbraio 2017. Durata 420 giorni”. E tutto sommato, questo articolo sul recupero e restauro delle serre di Villa Olmo – comprese nel maxi intervento “Tra ville e giardini. Navigare nella conoscenza” – potrebbe anche essere finito qui. Potrebbe cioè limitarsi all’impietoso cartello affisso al cancello che introduce all’estensione del parco sottostante, dove campeggiano la dimora del Cantoni e il suo parco-orto botanico.
E però la vena malinconica che suscita quel pezzo di storia in ferro, vetro e ambizioni Liberty che dovrebbe rinascere con parte dei 5 milioni stanziati dalla Fondazione Cariplo, è difficile da scacciare in pochi secondi. Di imminenti ritorni alla grande bellezza originaria, infatti, per ora non se ne parla a dispetto delle velleità fissate sui cronoprogrammi ufficiali.
Bisogna riconoscere che un po’ tutti si sono dimenticati delle serre di Villa Olmo, sparite dalla discussione pubblica fino allo scorso lunedì. Quando è stata la consigliera comunale Barbara Minghetti a chiedere lumi sul (non) avanzamento del cantiere. O almeno sulla sua partenza.
Le speranze di qualche buona notizia, però, si sono rapidamente infrante sulla dura realtà. Lo si può intuire con una rapida occhiata alle foto in pagina: esattamente come un anno e 10 mesi fa, quando Palazzo Cernezzi fissava lo stato dell’arte nella predisposizione del progetto definitivo e in un successivo appalto per il via al cantiere, nel comparto non si è mossa una foglia se non per merito del vento.
Le grandi strutture che un tempo ospitavano la messa a dimora delle piante ornamentali del Comune di Como versano in uno stato di totale abbandono tra vetri rotti, porte spalancate sul nulla, degrado imperante e baldanzoso.
Le grandi vasche che secondo i progetti sarebbero già dovute essere – riproduciamo testualmente – “bacini idrici per l’irrigazione” impreziositi da “una raccolta di piante acquatiche – si presentano invece come sarcofagi di erbacce morte. E dove oggi dovrebbero spuntare “ortaggi e primizie” ci sono calcinacci, vetri rotti e reti di cantieri non in sicurezza. Un complessivo nulla e pure malandato, insomma.
Stando alle poche informazioni ufficiali disponibili, le prospettive non sono particolarmente incoraggianti per l’area alle spalle di via per Cernobbio. Si è esattamente dove si stava quasi due anni fa: a un progetto definitivo che, addirittura, è in fase di profonda revisione per le parti impiantistiche, ritenute inadeguate o lacunose sotto vari aspetti.
Le serre di Villa Olmo Meraviglioso complesso a monte della dimora neoclassica, il destino delle serre di Villa Olmo finora è stato tanto triste quanto appare in questa immagine. Incluse nel maxiprogetto “Navigare nella conoscenza”, lautamente finanziato da Fondazione Cairplo, sono rimaste nell’oblio fino ad ora. Nel dicembre 2019 venne annunciata l’approvazione del progetto da 1,2 milioni con affidamento lavori entro fine 2020. Bisogna sperare.
Tempi possibile per la soluzione dei problemi e l’avvio del cantiere? A oggi, impossibile dare informazioni certe. Bisognerà attendere, a quanto pare, una relazione ufficiale attesa dal Comune entro pochi giorni. Bisogna avere, fede, più banalmente.
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