Il sasso lanciato ieri da Davide de Ascentis attraverso queste pagine comincia a smuovere le acque stagnanti di un dibattito antico, dimenticato e – quantomeno all’epoca – sgradevole se non scomodo per molti.
Nell’ampia riflessione dell’esercente di piazza Volta è emersa, chiara, la richiesta di rilanciare le aperture serali dei negozi in città. Un progetto lanciato, ritirato, bocciato, poi discusso ancora e timidamente, quando non maldestramente, risperimentato a singhiozzo nel corso dell’ultima decade. In ogni caso mai con grandi fasti, se non in rarissimi casi.
Davide, piazza Volta, il meaculpa: “Viva le rivoluzioni, viva Lucini e Landriscina” (Con un però)
Ma di acqua ne è passata da allora, il contesto economico e turistico è radicalmente cambiato e ci sono tutti i presupposti per riportare la questione nei tavoli dove si schiacciano i bottoni giusti, esempio primo è la domenica: il tabù dell’apertura di qualche anno fa è stato ampiamente superato dalle ormai classiche serrande alzate in quasi tutto il centro per l’intera giornata.
“Lo shopping di sera è un tema reale – conferma l’assessore al Commercio, Marco Butti – in una città turistica dove, peraltro, i cittadini sono sempre più parte attiva io credo che questa cosa debba essere nuovamente promossa e sperimentata”.
Perché: “Il turismo è cambiato negli ultimi anni, ci sono nuove esigenze per questo porterò il tema alla prima riunione del Distretto del Commercio per confrontarmi con le categorie. L’appuntamento è per maggio, proporrò di sperimentare alcune serate tra giugno e luglio. L’importante è che questa cosa venga condivisa promuovendo progetti turistici e culturali per una città viva“.
Il progetto non dispiace, pur con qualche prudenza, al numero uno di Confcommercio, Giovanni Ciceri. “Ogni proposta è ben accetta, sediamoci e parliamo. Oggi Confcommercio è cambiata, il consiglio è giovane e aperto. Ovviamente per noi è prioritario il confronto con gli associati ma non chiudiamo a qualsiasi iniziativa, anzi, siamo pronti a parlarne subito”.