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Spallino ci ricasca (e meno male), nuova mostra in studio: “La fine di un mondo non è la fine del mondo”

“Va bene, non ho più fatto tutto da solo come lo scorso anno (contattare fotografi, appendere cornici, stampare locandine, produrre didascalie), però alla fine il risultato è che il 12 e il 13 giugno ospiteremo un’altra mostra fotografica per Bellezze Interiori 2021 (e che mostra, permettetemi)”.

Così racconta su Medium, il notissimo avvocato comasco e ex assessore (sindaco Lucini) all’Urbanistica, Lorenzo Spallino.

Di Bellezze Interiori 2021 abbiamo parlato giusto qualche giorno fa:

Pura meraviglia nella città segreta, torna Bellezze Interiori. Appuntamento 12 e 13 giugno

Così, dopo il successo di Nothing is Real nonostante qualche esitazione (citando Foster Wallace aveva detto: “Una cosa divertente che non farò mai più”) ecco che l’avvocato torna con un nuovo evento. E meno male, diciamo.

Spiega: “Il merito questa volta è di Raffaella De Chirico alla quale, qualche tempo dopo Nothing Is Real, la mostra del 2020, avevo detto ‘Senti, ma non è che hai voglia di organizzare tu il prossimo anno?'”.

“E così – aggiunge – ci siamo trovati in tre (Raffaella, mia moglie Marina ed io) un giorno di marzo a scambiarci impressioni su come quest’anno, difficile e impietoso per la sua parte, in fondo abbia insegnato una cosa: che per quanto una situazione sembri senza via d’uscita, è in quei momenti che troviamo risorse che nemmeno ci immaginiamo quando «tutto va liscio in questo mondo senza patemi» (Guccini)”.

“Non era il covid l’elemento che univa tutto, anzi, diciamoci la verità, di COVID ne avevamo abbastanza e, francamente, dopo il progetto permanente di Cortona On The Move nessuno può seriamente pensare di organizzare una mostra fotografica sulla pandemia. Però il periodo qualcosa ha insegnato. Ad avere fiducia che le cose riprendano il loro corso e che il male contiene in sé la cura. Tutto alla fine si compendia nella umanissima frase di Ernesto De Martino «la fine di un mondo non è la fine del mondo». Che è diventato il titolo della nuova mostra”.

Così, aggiunge: “Su questo abbiamo lavorato e attraverso le immagini di grandi fotografi internazionali che solo Raffaella poteva portare a Como (Manu Brabo, Rachel Bujalski, Alejandro Cartagena, Diego Ibarra Sánchez, Alison Jackson, Jim Lo Scalzo, Dylan Martínez, Servizio Fotografico Vaticano, Börje Tobiasson e Liu Xia), abbiamo cercato di creare un percorso che ragionasse di come la fotografia, spettatore non disinteressato dei grandi avvenimenti, faccia la sua parte nell’amplificarli, coinvolgendoci”.

“Dovrei – spiega Spallino – andare avanti ma faccio prima, e più bella figura, a fare copia/incolla dell’introduzione al catalogo che, a differenza dello scorso anno, non pubblicheremo, dati i tempi ristrettissimi in cui è stata organizzata la mostra. Però lo troverete proiettato a schermo in studio e a breve online.

Mutuando il titolo dal saggio di Ernesto De Martino La fine del mondo, la mostra dello studio legale Lorenzo Spallino per la rassegna Bellezze Interiori si avvale della curatela della galleria Raffaella De Chirico (Torino/Milano).

Nel corso della storia sono molti gli avvenimenti che hanno
decretato la fine di epoche, dalle cui ceneri sono nati cambiamenti
reali o apparenti. Certamente, ad oggi, il mondo è ancora in piedi,
diverso, pronto ad applicare nuove regole e modalità per garantirne
la sopravvivenza.

Dalla sua nascita, la fotografia ha contribuito a mitizzare gli eventi, amplificandone le emozioni. È in qualche modo il Punctum, teorizzato da Roland Barthes nel saggio La camera chiara, quel segno particolare della fotografia che lascia un segno nell’osservatore. È la fatalità che punge l’osservatore fino a ferirlo.

Fino a che punto la fotografia, in particolare quella di grande qualità, strumentalizza questo aspetto? La mostra La fine del mondo non è la fine del mondo, tenta di interrogarsi su questo tema, attraverso fotogiornalismo di guerra, reportage e la fotografia che chiude la mostra, per la quale ci interroghiamo in merito alla veridicità e autenticità, che rimette tutto in discussione.

Appuntamento dunque a giugno.

La mostra è visitabile unicamente all’interno di Bellezze Interiori. Potete acquistare i biglietti nella pagina dedicata del Festival.

 

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