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Stadio fuori Como, il no della Lega: “Area da trasformare ma sarà l’orgoglio della città. La sinistra cosa vuole davvero?”

L’appello ai cittadini a unirsi in comitati e battersi per arrivare allo spostamento dello stadio fuori dalla città, lanciato dall’ex assessore del Pd Marcello Iantorno ( i dettagli)  ha provocato una prima risposta che però è di tenore opposto all’iniziativa. Sul tema Sinigaglia fuori dal centro è infatti arrivata la dura presa di posizione della Lega

Queste le parole;

La Sezione della Lega di Como, unitamente al gruppo Consiliare Comunale, ribadisce la propria assoluta contrarietà alla ipotesi di spostamento dello Stadio cittadino. La struttura, e l’intera area a lago di cui fa parte, devono essere oggetto di una profonda e radicale trasformazione.

L’attuale proprietà del Calcio Como ha tutte le qualità e le risorse necessarie per realizzare progetti che rispondono alle esigenze della nostra città.

Riteniamo che istituzioni e cittadini dovrebbero incentivare, e non ostacolare, i progetti più virtuosi.

Il programma elettorale della coalizione da noi sostenuta, peraltro, prevedeva la chiara intenzione di concedere lo Stadio per il massimo periodo consentito dalla legge.

In questo senso, la collaborazione della Lega sul tema sarà garantita, a tutti i livelli, per far sì che la zona diventi motivo di orgoglio per una moderna città europea, che non dimentica la sua storia.

Stupisce la presa di posizione di esponenti del Partito Democratico, che, dopo aver sostenuto un candidato sindaco il cui programma prevedeva che lo Stadio restasse nella posizione attuale, ora propongono comitati per chiederne lo spostamento (riferimento alla lettera dell’ex assessore Marcello Iantorno, che trovate qui, ndr).

Crediamo che i cittadini comaschi abbiano bisogno di chiarezza, e pertanto chiediamo alla sinistra di esprimersi in maniera trasparente.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

7 Commenti

  1. Non basta lamentarsi dei problemi, bisogna anche sforzarsi di trovare una soluzione e nessun fin ora ha mai detto niente a riguardo. Non mi ascolterà nessuno ma la soluzione migliore sarebbe semplicemente fare arrivare i (pochi) tifosi ospiti via lago riportando la curva Como dove è stata per 60 anno ossia lato monumento ai caduti. Tutti gli ospiti indisciplinati col traghetto da Tavernola (parcheggio del galoppatoio), come succede a Venezia anche in serie A, così si potrebbe pensare anche di mantenere i parcheggi attorno allo stadio ed evitare il blocco del traffico.

  2. La Lega rifiuta di trasferire lo stadio fuori città perché vorrebbe aprirci quattro botteghe, soddisfando così il proprio elettorato.

  3. con tutto il rispetto per le opinioni, per la storia, per il valore artistico/affettivo/paesaggistico e quant’altro…ma si sottovaluta il disagio costante che la partita ogni due settimane crea a chi ci vive in questo quartiere…la macchina va spostata (rimozione + multa) e va parcheggiata altrove (costo posteggio + spostamento)…se bisogna spostarsi in quella giornata non si trova più il parcheggio ( ovviamente con meno spazi a disposizione…)..e pois e si passeggia alla fine della partita e si incrociano dei tifosi SIMPATICI come quelli di domenica scorsa…ripeto…NEL RISPETTO DI CHIUNQUE BISOGNEREBBE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE ANCHE CHI VIVE COSTANTEMENTE QUESTA REALTA’…QUALCUNO HA PENSATO AI DISAGI E AI PERICOLI CHE TUTTO CIO’ COMPORTA?
    grazie

  4. Mi sembra difficile il problema, ci sono troppe sfaccettature da analizzare. Lo stadio va benissimo dov’è adesso dal punto di vista coreografico, il problema è per il suo utilizzo. La proprietà del Calcio Como, dopo gli eventuali investimenti e l’autorizzazione al godimento per XX anni, sfrutterebbe lo stadio anche per altre manifestazioni non strettamente correlate con il giuoco del calcio.
    Oggettivamente gli eventi calcistici generano difficoltà ai residenti, ai cittadini/turisti che transitano in zona. Dato per assodato ciò, dobbiamo porci la questione se un eventuale concerto di Eric Clapton o di Bruce Springsteen genererebbe le medesime problematiche, anzi forse maggiori. Tenerlo esclusivamente per il saggio di fine anno della Ginnastica Comense sarebbe solo spreco, e nessuno lo vorrebbe.
    La soluzione da prendere in considerazioni sarebbero:
    1) Nuovo Stadio solo per il calcio ad di fuori di Como
    2) Stadio Sinigaglia restaurato per il solo gioco del Calcio
    3) Stadio Sinigaglia restaurato per il gioco del Calcio e per altri eventi
    4) Stadio Sinigaglia restaurato per altri eventi
    5) Zona totalmente rivista e dedicata a spazi pubblici
    Ovvio da analizzare in modo approfondito:
    costi (a carico di chi?), effetti collaterali (traffico, inquinamento), benefici, indotto, ecc.
    Tutte le considerazioni che ho letto in questi anni sono oggettivamente condivisibili , dobbiamo pensare al futuro, avere una visione ad almeno 20/30 anni. Si dovrebbe costituire un comitato composto da Architetti, economisti, visionari (penso ad un Carlo Ratti), che funga da brain storming. Solo dopo di ciò si potrà pensare ad un referendum.

  5. LO STADIO 🏟 GIUSEPPE SINIGAGLIA 🏟❤️❤️❤️NON SI SPOSTA. Buongiorno, con tutto l’ Affetto e la Stima per Marcello (Avv. Iantorno) concordo assolutamente con Lorenzo (Avv. Spallino) lo Stadio Giuseppe Sinigaglia di Como “LO STADIO 🏟 PIÙ BELLO DEL MONDO “ Gioanbrerafucarlo, NON SI SPOSTA … Il SINI è tra gli impianti più antichi non solo della Serie B, ma di tutto lo Stivale. E’ stato difatti costruito per volere di Benito Mussolini nel lontano 1925 ed inaugurato due anni più tardi, quando si presentava agli sportivi comensi come un impianto polivalente. Questo alla luce delle doppie piste, quella di atletica e quella di ciclismo, poste tra il rettangolo verde e gli spalti in cemento.

    Intitolato all’omonimo canottiere lombardo caduto nella Prima Guerra Mondiale e situato sul lungolago in pieno centro, è rimasto pressoché intatto (raggiungendo un massimo di capienza 18mila con la A anni ottanta) fino al 1990. Ha fatto seguito un trentennio di interventi costanti: sono state demolite e ricostruite tribuna centrale coperta e curva ospiti, mentre la curva dei sostenitori locali è attualmente in tubi d’acciaio.

    Dopo quasi un secolo di storia il Sinigaglia si presenta come necessitante di una ben più imponente ristrutturazione, visto che al momento (restrizioni escluse) la capienza non supererebbe i 5mila posti omologati. Anche per questo la facoltosa proprietà Indonesiana aveva promesso di ristrutturarlo, vista loro serietà per me è come una stretta di mano 🤝 in Alto Adige … Ristrutturazione e Avanti …
    Cordiali saluti
    Davide Fent
    @davidefent

    1. Carissimo, mai sentito parlare del signor di La Palice ??? Forse non hai capito che non si parla di “spostare il Sinigaglia” (cosa impossibile da realizzare, ovviamente) ma di “spostare lo stadio”, cioè di farne uno nuovo da qualche altra parte.
      Prova a ragionare su questa cosa invece di ri-postare una pappardella mal copiata da Wikipedia…

  6. lo stadio è un orgoglio della città, peccato venga infangato dai soliti teppistelli delle curve. Poche decine di disadattati che rovinano la festa dello sport.
    E’ su questi personaggi che andrebbero focalizzati gli interventi !

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