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Tremezzina ferma, il Ministero: “Il 23 aprile riunione sul caso arsenico”. Bongiasca e sindaci furiosi

Sale lo sconcerto per lo stop alla Variante della Tremezzina, con le imprese del consorzio che ha vinto l’appalto che hanno comunicato ad Anas e Prefettura l’interruzione dei lavori per l’aumento dei costi a loro dire insostenibili. Oggi sul tema è intervenuto il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra che ha scritto una lettera al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, invocando un intervento di Roma per far ripartire il cantiere. Di seguito il testo integrale della lettera.

Egregio ministro, notizie di stampa raccontano di uno stallo nei lavori della Variante, a seguito delle difficoltà derivanti dalla lievitazione generale dei prezzi e dei costi per lo smaltimento dei materiali di scavo derivanti dalle elevate concentrazioni di idrocarburi e arsenico, rispettivamente nei due portali di lavorazione a sud e a nord dell’opera.

L’importanza strategica generale dell’opera e il suo valore per la comunità e i territorio più direttamente coinvolti le sono ben note e lei ha avuto anche spesso occasione di rimarcarle. Un’opera attesa da decenni, che le condizioni quotidiane del traffico sulla Regina rendono sempre più indispensabile e per la quale vi è stato negli anni un impegno unanime di istituzioni e forze politiche, economiche e sociali.

Un’opera per la realizzazione della quale le popolazioni del territorio hanno saputo sopportare anche i disagi e le difficoltà di 4 mesi di chiusura della Statale, unica strada di collegamento della sponda occidentale del Lago di Como, che si erano resi necessari per l’apertra del cantiere.

Per questo mi permetto di chiederle un intervento diretto con la convocazione di un tavolo ministeriale, nelle forme e nei modi che lei valuti e ritenga più opportuni, per ristabilire con urgenza un quadro di certezze tecniche e finanziarie in grado di ridare deciso impulso ai lavori.

Certo di poter contare sulla sua attenzione e sul suo impegno, le invio i miei migliori saluti.
Mauro Guerra.

Su questo stesso versante è intervento il deputato comasco Eugenio Zoffili, Vice Coordinatore regionale della Lega. “La Variante della Tremezzina è un’opera fondamentale a livello regionale e nazionale, per il territorio e il nostro stupendo Lago di Como e l’attenzione mia e della Lega sulla sua realizzazione è costante – ha detto Zoffili in una nota – Nei mesi scorsi ho incontrato i vertici di Anas Lombardia e oggi ho parlato con il Ministro e vicepremier Matteo Salvini e i suoi uffici del MIT a Roma presso i quali mi sono subito attivato per la problematica relativa alle procedure di smaltimento del materiale di scavo. Ringrazio il nostro Ministro Salvini, che si sta occupando direttamente del dossier, per aver prontamente confermato di essere al lavoro per evitare rallentamenti dei lavori”.

Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale Alessandro Fermi: “La notizia della chiusura del cantiere della variante della Tremezzina mi ha colto ieri di sorpresa. Ho contattato e informato subito il ministro Matteo Salvini, che mi ha assicurato che il Mit segue costantemente i lavori e che il 23 aprile ha già convocato un incontro tra Anas e una ditta specializzata per la risoluzione delle problematiche che sono venute alla luce. Il vicepremier mi ha garantito che è attento al dossier e se ne sta occupando direttamente. È importante che la situazione si sblocchi velocemente e, soprattutto, in maniera definitiva”.

Il riferimento di Fermi è alla nota diffusa dall’Agenzia Agenparl nel pomeriggio: “Il Mit segue costantemente i lavori della variante della Tremezzina: obiettivo ottimizzare i tempi e evitare ulteriori rallentamenti. Il 23 aprile è in agenda un incontro tra Anas e una ditta specializzata per la risoluzione delle problematiche connesse alle procedure di smaltimento del materiale proveniente dagli scavi e contenente arsenico naturale. Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini è attento al dossier e se ne sta occupando direttamente”.

I sindaci del Lago però sono furiosi. ““Quello che ci avevano detto all’ultimo incontro erano differente, c’è amarezza – dice il primo cittadino di Colonno, Davide Gandola – C’è stata mancanza di informazione, nel tavolo di mercoledì non c’è stato detto nulla. Non è normale che i sindaci sappiano queste cose a mezzo stampa”. A lui ha fatto eco Pietro Ortelli, sindaco di Griante: “No comment, è una presa in giro. Noi sindaci non sapevamo nulla, abbiamo fatto un brutta figura con i nostri cittadini”.

Decisamente amareggiato anche il presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca: “Sono rimasto basito che da quanto ho appreso sui giornali. Non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali. Cercheremo di capire cosa è successo”.

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18 Commenti

  1. Forse non tutti i mali vengono per nuocere, forse…Da ragazzo o visto l’hotel Bazzoni di Tremezzo “scivolare” nel lago per la fragilità a valle della via Regina, dopo che qlc anno prima era stato raso al suolo dalle bombe “amiche” degli yankies liberatori…Hotel Bazzoni che (provare a sostare sulla via Regina antistante per credere) temo sia pronto per il terzo atto, quella di sprofondare con una fetta di Tremezzo nella spelonca del lago antistante trascinato, nella cornice delle chiacchiere a vanvera, dal peso dei detriti dei settanta camionacci giornalieri della Variante che hanno scorrazzato (e che scorazzeranno ancora, se Guerra vorrà) fino al redde rationem e resa dei conti prossima ventura. Immagino in buonafede la nenia prosaica che Van de Sfroos gli
    dedicherà intersecata al fiume di inchiostro che il (bravo) Palumbo continuerà pompare dalla puntualissima penna …
    Yill

  2. Quali sono le aziende che hanno vinto l’appalto? Cosa hanno dichiarato Sui loro canali di comunicazione?
    Non è che lo sapevano prima del problema e hanno comunque partecipato alla gara per portarsi a casa i fondi??

    Politica a parte, la stampa non dovrebbe sentire le aziende direttamente interessate?

  3. Non capisco perché si butti sempre tutto in politica ! Capisco che i sinistri stanno male per aver perso le elezioni abituati come sono da anni a governare senza che nessuno gli abbia mai voluti, ma la realtà è che purtroppo la nostra bella Italia è malata gravemente tra sagre paesane, feste di liberazione , mafie varie, buonismo, migranti ecc. Nella fattispecie si fermano dei lavori perché a fronte di un problema tecnico, si è aperta la solita lotta di potere e nessuno tra geologi, pompieri ing. arch. geom.
    si prende la responsabilità di ciò che accade. Adesso stop per Giorni? Mesi? Anni? Nel frattempo i prezzi aumenteranno . Che m…da!

  4. Con qualche invito alle sagre dei missultini o alle feste degli gnocchi varie (con qualche aperitivo in piu )secondo me qualcuno dimenticherà il ponte sullo stretto per dedicarsi solo ed esclusivamente alla variante della Tremezzina….😀

  5. Quiz guidato con risposta di Salvini:
    – ruspa (no perchè vorrebbe dire continuare i lavori)
    – colpa dell’europa (possibile)
    – sono Mr. Wolf risolvo problemi (no perchè mai risolto un problema)
    – i migranti ci impediscono di fare la galleria (altra risposta possibile)

      1. Schlein e Conte una laurea ce l’hanno (giurisprudenza).
        Il suo referente politico, invece?
        Ci dica, di grazia, che c.v. ha, cosa ha mai realizzato nella vita…

  6. Ci terremmo a tranquillizzare il sindaco Guerra. Nel corso della campagna elettorale il cantiere sarà presidiato dall’assessore regionale espressione del nostro territorio. Siamo certi che sarà inviato sul posto dal Ministro e capo del suo partito e, tra un taglio del nastro ed un aperitivo, porterà avanti lui stesso l’opera

  7. Spero si faccia chiarezza al più presto per non finire cone le “Paratie”. Qualcuno ha sbagliato i conti, sono aumentati i costi come dicono oppure è il solito “vizietto” delle modifiche in corso d’opera per lucrare oltre il necessario?

  8. Non è tanto sorprendente che il Ministro Salvini rivolga la sua attenzione, con enorme dispiego di risorse economiche, per il Ponte sullo Stretto mentre al contempo si preoccupa della crescita dei costi della Tremezzina; è sorprendente che ci sia ancora tanta gente nel comasco convinta che la Lega faccia gli interessi del nostro territorio a differenza degli altri partiti che hanno a cuore i problemi del Mezzogiorno. Questa leggenda, che ormai si tramanda da generazioni, è ormai solo materia per i cantastorie! Speriamo che con le prossime elezioni, i voti che Salvini spera di guadagnare al Sud con un’opera tanto costosa quanto inutile e improbabile, siano molti meno dei voti che la Lega perderà da noi! Forse è l’unico modo per evitare che tutte le difficoltà realizzative siano sempre e comunque nelle opere fondamentali per il nostro territorio.

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