I numeri sono impressionanti. E ciò che balza subito all’occhio è vedere come, tra le diverse attività dei turisti, in cima ci sia la ristorazione. Italia e Lago di Como dunque considerarti come mete dal fascino irresistibile non solo per la bellezza dei luoghi ma anche per la buona tavola. Anche a dispetto di un luogo comune che vuole il Lario come terra difficile dove trovare grande cucina a prezzi adeguati.
La ristorazione rimane infatti la prima voce di spesa dei viaggiatori stranieri: si parla di oltre 5,5 miliardi di euro spesi tramite moneta elettronica, più del 26% del totale rilevato dal Rapporto Tourism and Incoming Watch di Nexi e Ministero del turismo.
Se si prende come riferimento la spesa complessiva stimata da Banca d’Italia in 54 miliardi di euro complessivi, il valore attribuibile alla ristorazione supera i 14 miliardi di euro.
La ristorazione è determinante in mercati strategici per il turismo italiano: in particolare in Germania e Francia e nel Nord America, dove i viaggiatori statunitensi si confermano i più fidelizzati. Proprio da queste aree provengono i cosiddetti food lovers (23% del giro d’affari), turisti che destinano alla ristorazione una quota di spesa superiore del 70% rispetto alla media. Si differenziano dagli shoppers (5% del giro d’affari) che concentrano le spese in articoli di moda e di lusso, e spendono oltre il doppio del viaggiatore straniero medio. (arrivano soprattutto da paesi arabi e sud est asiatico).
E proprio questi food lovers, dopo essere attratti dalle grandi città d’arte (Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli), adesso puntano anche su distretti turistici come il Lago di Como, insieme alle colline toscane e le Cinque Terre, solo per citarne alcuni.
“Questi dati certificano il ruolo cruciale della ristorazione nella spesa dei turisti internazionali e l’alto grado di digitalizzazione dei pagamenti del comparto, che registra un utilizzo sempre più esteso dei pagamenti elettronici, anche nelle transazioni di piccolo importo” commenta Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio.
Ci sono anche altri numeri interessanti. Innanzitutto l’importo della spesa dei viaggiatori stranieri nelle 20 province
con gli importi spesi più elevati (dati del 2024), vedono il Comasco in 10ima posizione con 393 milioni di euro spesi. Di questi ben 92 sono pagati da turisti statunitensi