In Svizzera l’importo dei premi dell’assicurazione auto è determinato da diversi fattori, tra cui l’età, il sesso e la nazionalità. Nell’UE, invece, la direttiva antidiscriminazione vieta di trattare le persone in modo differente a causa di caratteristiche personali come la provenienza o il sesso.
Ma la maggior parte della popolazione elvetica ritiene problematico tenere conto di nazionalità o sesso nel calcolo dei premi. Il 57,3% degli intervistati (da Comparis.ch), è infatti favorevole a un divieto che impedisca di applicare criteri discriminatori al calcolo dei premi dell’assicurazione auto.
Nella Svizzera italiana sarebbe favorevole a un divieto il 59,8%. L’opinione è influenzata anche dall’età: tra i 18 e i 35 anni il divieto è appoggiato dal 71,9%, tra i 36 e i 55 anni dal 55,9% e tra gli over 56 solo dal 43,0%. “Sono proprio le generazioni più giovani a chiedere di abbandonare la prassi attuale in Svizzera. Le assicurazioni dovrebbero prendere sul serio questi sviluppi a livello sociale”, scrive Comparis. L’80% degli stranieri ritiene ingiusto il criterio della cittadinanza
Per quanto riguarda i premi assicurativi più elevati per gli stranieri, la popolazione risulta critica: secondo il sondaggio, il 45,4% degli intervistati ritiene questa pratica ingiusta. Il fattore che più dovrebbe influire sull’importo del premio è lo storico degli incidenti, ossia il numero di anni trascorsi senza aver provocato alcun danno.
Sempre l’indagine sottolinea tuttavia che rimuovere i fattori discriminatori dai premi dell’assicurazione auto “richiederebbe un atto di solidarietà. In futuro, infatti, le persone con profili di rischio potenzialmente meno cari dovrebbero pagare di più per compensare il rischio più elevato di altri gruppi”.