Caso davvero insolito, decisamente al limite, che non poteva non generare un diluvio di rabbia e proteste. A Basilea, il Theater Basel è finito infatti al centro delle critiche per un’audizione destinata a persone affette da anoressia.
Come racconta il giornale 20 Minuten, per un nuovo spettacolo su Giovanna d’Arco, la direzione aveva pubblicato un annuncio rivolto esplicitamente a non professionisti con disturbi alimentari e sottopeso, invitandoli a partecipare alle rappresentazioni.
“Cerchiamo persone che non abbiano un peso normale e siano in trattamento terapeutico”, racconta il giornale Basler Zeitung che riporta una e-mail inviata a specialisti del settore con questo annuncio. L’iniziativa prevede la partecipazione per sette mesi a più repliche dello spettacolo.
Un rappresentante di un’associazione di genitori ha parlato di “una pratica irresponsabile e profondamente immorale, vicina allo sfruttamento”.
Dopo le critiche, il Theater Basel ha ritirato l’annuncio dal sito e annunciato un incontro con esperti e persone interessate. “L’iniziativa fa parte di un processo di ricerca artistica ancora in corso. Vogliamo un dialogo aperto e rispettoso per capire come e con chi sia possibile realizzare l’idea”, ha spiegato Anja Dirks della direzione artistica.
La regista belga Lies Pauwels, 57 anni, ha difeso la sua proposta. Nel concept pubblicato scrive: “Immagino una scena popolata da giovani donne che possano portare la loro esperienza di anoressia in relazione con la figura storica di Giovanna d’Arco, nota per i suoi digiuni e la sua forza di volontà. Credo che da questo incontro possa nascere qualcosa di potente“.