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Svizzera, si trasferisce in Italia per le tasse. Ma sorpresa: non un frontaliere ma un banchiere milionario

Ne abbiamo parlato spesso in questi mesi segnalando come il nuovo regime fiscale per i frontalieri imponga molti più sacrifici in ambito di dichiarazione dei redditi rispetto al passato. Così come abbiamo evidenziato la tendenza di molti ticinesi e non solo a cercare casa in Italia, a ridosso del confine, per una pressione fiscale minore rispetto a quella svizzera e soprattutto per poter avere una qualità della vita migliore considerando i prezzi più vantaggiosi.

Fa però molto discutere che, a scegliere l’Italia, per ragioni fiscali sia questa volta non un piccolo imprenditore ticinese ma un banchiere svizzero: si tratta di Renaud de Planta ex associato della banca privata Pictet, che fa parte dal 2024 del Consiglio della Banca nazionale svizzera.

A raccontare la storia il quotidiano ginevrino 24heures che spiega come la decisone di andarsene sia “per pagare meno tasse grazie a un forfait fiscale molto interessante negoziato con l’Italia, un Paese che ama e dove ha una casa in Toscana ”, ha dichiarato una fonte al quotidiano 

L’aumento da 100mila a 200mila euro del prelievo fiscale forfettario, deciso un anno fa dal Governo Meloni, non sembra aver rallentato il flusso degli ultramilionari che eleggono domicilio in Italia

E come riporta tvsvizzera questa notizia sta destando un certo scalpore sia perché il messaggio trasmesso non è particolarmente positivo per “un istituto che vende l’immagine di Ginevra, della sua piazza finanziaria e della Svizzera in generale”, rileva 24heures. Sia perché sempre De Planta faceva parte della Fondazione per l’attrattività del Canton Ginevra

Dal punto di vista della fiscalità ordinaria, la Svizzera rimane competitiva rispetto alla maggior parte dei Paesi europei. Tuttavia, l’Italia ha un ampio margine di vantaggio in merito ai prelievi forfettari applicati a persone straniere che, pur risiedendo nel Paese, non svolgono alcuna attività lavorativa.

La flat tax italiana non supera i 200mila euro, indipendentemente dai redditi percepiti all’estero. Invece a Ginevra (e in Svizzera in generale), l’imposizione forfettaria viene calcolata sulla base del tenore di vita che nel caso di una banchiere milionario…

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