La tassa sulla salute per i vecchi frontalieri torna a far discutere. Dopo l’incontro dello scorso 22 luglio tra sindacati e Regione Lombardia che aveva confermato l’intenzione di applicare la norma, le organizzazioni dei lavoratori si sono riunite lo scorso 5 settembre a Como.
Ecco quanto è emerso:
Il 5 settembre a Como si sono riuniti i consigli sindacali interregionali italo-svizzeri delle sei OO.SS. di entrambi i paesi (presenti i CSIR di Ticino-Lombardia- Piemonte, Sondrio-Grigioni, Alpi centrali per la provincia autonoma dell’Alto Adige e dei Grigioni), per discutere dello stato di avanzamento della famigerata tassa sulla salute, entrata in vigore con legge di bilancio a far data dal gennaio 2004 e mai entrata in vigore.
Tutte le OO.SS. interne ai CSIR confermano il giudizio di forte contrarietà all’applicazione della legge ed auspicano che i Ministeri della Salute e dell’Economia non procedano con la definizione del decreto attuativo di fronte ad un’incertezza normativa e di efficacia del provvedimento volto, nell’intento del legislatore, a scoraggiare la migrazione in Svizzera del personale sanitario.
A fronte di tale concreta applicazione, le OO.SS. confermano la via del ricorso al Tribunale ordinario per porre la questione degli evidenti profili d’incostituzionalità alla Corte Costituzionale. Tutte le OO.SS. interne ai CSIR ritengono altresì che l’ultimo (e unico), incontro del luglio scorso presso Regione Lombardia che ha visto da un lato la conferma da parte della Regione con il maggior numero di frontalieri dell’intenzione a procedere nei termini tracciati dalla norma di legge, e dall’altro tanto la respinta della proposta di CGIL CISL e UIL alla trasformazione della tassa in contributo volontario, quanto l’annuncio generico della disponibilità della Regione a garantire fino al 30% del gettito derivante dall’applicazione da destinare ad un non meglio specificato sistema di welfare di frontiera, sia stato insufficiente a definire, nell’interesse dei lavoratori, il quadro complessivo entro cui l’eventuale applicazione si muoverebbe.
Nel corso delle ultime settimane inoltre, aumentano i contenziosi sulle questioni di carattere interpretativo nell’applicazione tanto della legge 83/23 di revisione delle regole fiscali a seguito del nuovo trattato del 2020, in ordine alla definizione dello status di vecchio e nuovo frontaliere (senza che peraltro risulti ancora attivo lo strumento di conciliazione previsto dalla legge medesima), nonché alla corretta applicazione del decreto Omnibus che, su proposta delle OO.SS. nel luglio scorso, aveva lo scopo di sanare le discrepanze tra gli elenchi dei Comuni di frontiera (dopo la revisione dell’accordo italo svizzero del 2023) e quelli effettivamente dichiarati dai singoli Cantoni al fine del riconoscimento del corretto trattamento fiscale dei vecchi frontalieri.
Registriamo altresì che le molte questioni interpretative che emergono in queste settimane riguardano anche la garanzia dei trattamenti sanitari dei frontalieri dentro e fuori la fascia dei 20 km, nonché i pensionati frontalieri a cui viene richiesto il pagamento del trattamento sanitario essenziale.
Un quadro caotico non certo facilitato dal sostanziale abbandono del tavolo interministeriale che, previsto dalla legge 83/23 e istituito a febbraio, non è più stato convocato da parte del MILAV che ne ha il compito di coordinamento e per il quale ribadiamo la necessità urgente di una convocazione che affronti i tanti temi all’OdG già definiti da mesi, richiede la prosecuzione del confronto con Regione Lombardia (e con le Regioni altre che riterranno utile avviarlo), a cui chiediamo di farsi parte attiva presso il Governo nazionale affinché fermi l’iter di attuazione della tassa, consentendo la ripresa di un confronto.
Tutte le OO.SS. interne ai CSIR ritengono che tale prospettiva possa consentire un confronto più consapevole del quadro complessivo, oltre le dichiarazioni di principio, con i lavoratori e propongono la definizione della campagna di assemblee territoriali entro il mese di ottobre.
Como, lunedì 8 settembre 2025
CSIR Ticino, Lombardia, Piemonte
CSIR Sondrio, Grigioni
CSIR Alpi centrali
Le OO.SS. aderenti
CGIL
CISL
UIL
UNIA
VPOD
OCST
SYNA
SYNDICOM