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Tasse frontalieri, lo scambio dei dati sugli stipendi con l’Italia è legge. E si parte tra pochi mesi

Il passaggio, forse scappato ai più, è di quelli importanti. Di recente infatti la camera bassa del Parlamento svizzero (Consiglio nazionale) ha accolto, a larga maggioranza, la legge federale sullo scambio automatico internazionale di informazioni relative a dati salariali.

Ora il dossier passerà al Consiglio degli Stati, segnando un passo decisivo verso una maggiore trasparenza fiscale. Fin dalla stipula del nuovo accordo fiscale per i frontalieri del luglio 2023 infatti era emersa la necessità di poter contare su una base legale solida per lo scambio di questi dati. Ora si sta delineando.

Il primo storico scambio dati era avvenuto nel marzo 2025 quando il Canton Ticino aveva trasmesso all’Italia i dati completi delle buste paga di circa 10mila nuovi frontalieri includendo nome, cognome, stipendio e codice fiscale

Erano anche state trasmesse informazioni relative a circa 11mila lavoratori italiani che, pur lavorando in Ticino, non rientravano nella nuova definizione di frontaliere. Un passaggio fondamentale per garantire una corretta tassazione e contrastare l’evasione fiscale.

Ora la nuova legge – come viene spiegato nel dettaglio su tvsvizzera.ch – disciplina l’attuazione dello scambio automatico di informazioni sui dati salariali in Svizzera, definendo i compiti e le responsabilità delle diverse autorità coinvolte. L’Amministrazione federale delle contribuzioni assumerà un ruolo centrale, fungendo da sportello unico per lo scambio di dati con gli Stati partner

“Un aspetto fondamentale della nuova legge è l’utilizzo del numero AVS  (assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti) come numero di identificazione fiscale svizzero (paragonabile al cf italiano). La legge pone inoltre una forte enfasi sulla protezione dei dati, garantendo che le informazioni scambiate siano utilizzate esclusivamente per gli scopi previsti dagli accordi internazionali e nel rispetto della privacy dei contribuenti”, viene spiegato.

Per quanto riguarda gli obblighi dei datori di lavoro, la legge prevede che “questi debbano fornire annualmente alle autorità fiscali cantonali un’attestazione sui dati salariali dei lavoratori non domiciliati in Svizzera per i quali è previsto lo scambio automatico di informazioni. I Cantoni hanno la facoltà di richiedere la trasmissione di questi dati in formato elettronico, al fine di rendere le procedure più efficienti e snelle”.

L’entrata in vigore della LSADS (Legge federale sullo scambio automatico internazionale di informazioni relative a dati salariali), è prevista per il 1° gennaio 2027.

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