Quaranta varchi di Como città, su arterie principali di ingresso e uscita ma non soltanto, saranno monitorati da “telecamere anticrimine”. Palazzo Cernezzi infatti ha avviato la ricerca del professionista per la redazione del progetto finale del nuovo sistema di sorveglianza sul capoluogo (incarico da 55mila euro per un progetto complessivo che ne vale un milione).
Il sistema potrà punta a offrire un supporto alle attività di indagine delle Forze dell’Ordine che, tramite l’applicazione di filtri avanzati, avranno la possibilità di ricostruire gli spostamenti di un veicolo sospetto rilevato presso i varchi di controllo, ricercare tutti i transiti di un determinato veicolo, anche partendo da una targa parziale; oppure potranno visionare tutti i transiti di un varco in un determinato periodo in maniera rapida.
QUI SOTTO L’ELENCO COMPLETO DOVE ARRIVERANNO LE TELECAMERE
Sarà inoltre possibile, per la Polizia Locale, collegarsi alla banca dati della Motorizzazione Civile, e dunque notificare i transiti ad esempio di mezzi non revisionati o non assicurati.
Come già accade per il sistema di videosorveglianza cittadino in attività, anche questa nuova rete di occhi elettronici potrà essere utilizzato congiuntamente da tutte le Forze di Polizia in modo autonomo e indipendente.
Non solo per reati o infrazioni, comunque, l’utilità valutata dall’amministrazione comunale. Il nuovo sistema potrà essere utilizzato anche per funzioni di rilievo dei dati di traffico, conteggio dei veicoli transitati attraverso uno o più varchi su base temporale con interrogazione parametrica, classificazione per specie di veicolo, intensità del traffico su base oraria per consentire lo studio delle fasce orarie di picco, indicazione della velocità media di transito dei veicoli con rappresentazione grafica dei dati nelle 24 ore, indicazione della classe Euro inquinante, indicazione del tempo di attraversamento dei varchi in ingresso e uscita dal centro abitato, indicazione relativa alla distribuzione del traffico all’interno del territorio sottoposto a monitoraggio, matrici origine/destinazione.
4 Commenti
La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni, spero per una volta riescano a trovare “la quadra del cerchio” e comunque in tutto questo andrebbe considerato anche un diverso e più affidabile e veloce intervento delle Forze di Polizia in caso di problemi senza l’attesa di tempi non sempre brevi. Speriamo che una volta tanto riescano a coordinarsi per garantire vera sicurezza ai cittadini e non solo introiti alle casse.
Se cosi è stato per il centro storico, poveri noi cittadini!
Acquistare un sistema di sorveglianza elettronico, scordandosi poi della ovvia manutenzione al di là del termine di garanzia, fa fare ai nostri amministratori (assessori ed uffici di competenza) la figura degli idioti oppure dei menefreghisti: e la seconda è purtroppo più grave della prima.
Ottima l’intenzione ma trattandosi di amministrazione pubblica sono soldi buttati al vento, spiego….
Come già accaduto in passato con le telecamere poste in centro storico, passati i due anni di garanzia dall’installazione previsti dalla legge se non si prevede a stipulare un contratto di manutenzione ( cosa mai fatta fatto in passato ) gli impianti altamente tecnologici, a poco a poco smettono di funzionare e diventano inutili, la storia passata insegna e la mancanza di manutenzione di parecchie strutture pubbliche in città lo testimonia…..
Esistono nei territori limitrofi..era ora che si svegliassero anche in città