Due le questioni che hanno oggi hanno visto surriscaldarsi il clima tra sindacati e amministrazione Rapinese. Del primo abbiamo parlato stamani, dando poi conto della nota arrivata dai rappresentanti dei lavoratori. Si tratta dell’esternalizzazione del servizio mensa delle primarie di via Sinigaglia:
1 – Como, la Giunta Rapinese esternalizza la mensa della primaria di via Sinigaglia
Su questo tema interviene l’assessore alle Politiche Educative, Nicoletta Roperto: “Premettendo che, ad oggi, risultano affidati in appalto 27 refettori e 12 sono gestiti in economia, si conferma che, nel rispetto del contratto in essere con l’impresa Euroristorazione, è stato affidato in appalto anche il refettorio della Scuola Primaria Corridoni di via Sinigaglia. Questo refettorio si aggiunge agli altri 27 già in appalto, per un totale di 28 refettori in appalto. I restanti 11 continuano ad essere gestiti in economia”.
Ciò premesso spiega: “Si è resa necessaria l’assunzione della sopracitata decisione da parte della Giunta a seguito della presa d’atto dell’imminente pensionamento di alcune cuoche per cui non era stata prevista alcuna procedura di sostituzione. La scelta è quindi derivata dalla volontà dell’Amministrazione di continuare a garantire il Servizio di ristorazione a tutta la popolazione scolastica delle Scuole dell’Infanzia e Primarie della città nonostante la carenza di personale interno. In considerazione del contratto in essere, l’affidamento in appalto del Refettorio della Scuola Corridoni si inquadra nell’ambito dell’attività ordinaria dell’Ente e consentirà di garantire agli alunni della Scuola Corridoni i medesimi livelli di qualità dei pasti sino ad oggi somministrati”.
Altro tema che ha fatto scattare i sindacati l’esternalizzazione del nido di Lora, ne abbiamo parlato qui: Nido di Lora, i sindacati: “Rapinese fermi immediatamente l’esternalizzazione. Nessuno ci ha contattati”.
Anche in questo caso è Roperto a intervenire: “Per la questione dell’esternalizzazione del nido di Lora le procedure erano già state avviate sotto la precedente amministrazione (del sindaco Landriscina, Ndr). L’attuale ha semplicemente preso atto della conclusione dell’iter avviato tempo addietro”.
3 Commenti
Direi che la piccola assessore non ha iniziato benissimo, speriamo si riprenda prima, già in città invocano le sue dimissioni….
Pensionamenti senza sostituzioni? Mah….scelta di buonsenso? Forse. Il tema, tuttavia, è la comunicazione al Sindacato che è dovuta anche per scelte forse di buonsenso. È stata modificata la pianta organica, ci sono posizioni di lavoro in meno. È su quello che si discute con il Sindacato non sui pensionamenti. Se non ricordo male, è un po’ che non lo tratto, è prevista l’informazione sindacale (art.7 CCNL mi sembra) e addirittura la concertazione con il Sindacato su una serie di temi tra cui questo (art.8 CCNL sempre mi sembra). Sulla prima è una mancanza dell’Amministrazione non c’è che dire; sulla seconda sono assolutamente giustificati: Rapinese con i suoi Assessori non concerta niente, ordina e basta e loro ovviamente obbediscono e basta. 😊
Spiace rilevare che, dal momento in cui si è insediata, la nuova giunta è stata quotidianamente sottoposta a quotidiani, pesanti attacchi concentrici: prima dalla Donna-in-carriera e dai suoi amici piddini; poi da alcune associazioni; infine dai sindacati. Premesso che non sono certo un sostenitore del sindaco Rapinese – che tra l’altro non ho neppure votato – trovo questi attacchi quasi sempre pretestuosi, apparentemente programmati/organizzati ad hoc e probabilmente lanciati anche per frustrazione, considerata la cocente sconfitta della sedicente sinistra e del suo apparato.
Lobbisti della sinistra che speravate di aver finalmente raggiunto la stanza dei bottoni per amministrare fette di potere a beneficio dei vostri affari: fatevene una ragione, anche perché la strumentalità di questi attacchi è sotto gli occhi di tutti e concorre nel continuare a screditarvi peggiorando la vostra già scarsa reputazione. Provate a mantenere le promesse di “lasciar lavorare” la nuova giunta, almeno per i primi sei mesi.
E ricordate che le promesse non mantenute screditano chi le ha fatte.