Forse non tutti sanno che in Svizzera è legale praticare l’eutanasia anche a cani sani. Un dibattito che oltrefrontiera impegna da anni chi si batte per i diritti degli animali ma che per ora non ha portato frutti. La vicenda è tornata alle cronache in queste settimane. Prima con un articolo di Ticino Online, a firma di Simona Robetti Maggiore, dove si racconta la storia di un veterinario di Locarno che prima di intervenire, non può per legge rifiutarsi, fa di tutto per convincere i proprietari a desistere. Addirittura il medico racconta di un uomo che si è finto malato terminale per convincerlo a sopprimere un cane sano (qui trovate l’articolo integrale). La notizia è così stato ripresa e commentata con durezza dal granconsigliere (Lega dei Ticinesi) Stefano Tonini che ha riportato al centro del dibattito, dopo tre anni, l’iniziativa cantonale “Vietare l’eutanasia di animali da compagnia sani”, presentata da Sabrina Aldi e Tamara Merlo nel luglio del 2020 e rimasta lettera morta. E’ di tutta evidenza come un’eutanasia libera e non vincolata a estreme condizioni di salute di un animale renda i cani degli oggetti di cui liberarsi al primo capriccio o fatica o disagio o malattia (anche lieve).
Ecco l’intervento del granconsigliere:
Rimango basito di fronte ad articoli in cui si racconta di casi in cui animali da compagnia vanno incontro alla morte per mano dei loro padroni, i quali decidono di disfarsene per i motivi più svariati, come se fossero semplicemente un vecchio oggetto indesiderato… Che vergogna!
I nostri amici a quattro zampe sono parte della famiglia e come tali meritano rispetto: è impensabile che l’amore e la fiducia che ci donano possano venire ripagati con un gesto così vile! Per questo motivo ho scritto alla Commissione Costituzione e Leggi del Gran Consiglio per chiedere di esprimersi a distanza di 3 anni sull’iniziativa Cantonale ‘Vietare l’eutanasia di animali da compagnia sani’.
L’articolo di legge: La legge federale sulla protezione degli animali (LPan), al suo art. 26 cpv. 1 let. b prevede una pena detentiva o pecuniaria per chiunque uccide animali con crudeltà o per celia. Detto altrimenti, se l’uccisione dell’animale non rientra in una tale fattispecie, l’atto non è perseguibile. Ne consegue che, l’uccisione di un animale perfettamente sano è ammessa dall’attuale legislazione. È necessario cambiare la legge, sensibilizzare i possessori di animali domestici e tutelare i nostri “amici pelosi”: solo dimostrando rispetto verso gli esseri viventi più deboli potremo dar prova di civiltà.
Un commento
Buongiorno, il termine “eutanasia” in questo caso è sbagliato. L’eutanasia va definita come l’uccisione di un essere consenziente e in grado di esprimere la volontà di morire. Non è questo il caso.