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Tour virtuali, gommoni-motocicletta, check-in robotici: ecco i pionieri comaschi del turismo

Ci sono pochi dubbi che Como e il suo lago siano ormai una delle località più gettonate dai turisti provenienti da tutto il mondo, come ribadito da un recente articolo di CNN che ha definito il Lario una delle destinazioni più in voga del momento (ancor più di Costiera Amalfitana e altre bellezze naturali italiane).

L’explot turistico del territorio è  anche accompagnato dal fiorire di ingegnose e nuove attività commerciali che intendono rispondere ai bisogni dei visitatori stranieri.

ComoZero ha incontrato alcuni degli imprenditori che stanno esplorando la nuova frontiera turistica lariana.

Andrea, Sergio e la Como virtuale su due ruote

Quando, nel 2015, Andrea e Sergio Malinverni, padre e figlio, hanno perso il lavoro, non immaginavano di lanciare, di lì a breve, il primo servizio di tour virtuali su due ruote di Como.

Quattro anni dopo, Stunning Bike Co-Tours è una piccola impresa solida e ben avviata, grazie all’ingegno dei due e al loro coraggio di cavalcare l’onda del rinascimento turistico di Como.

“Trovare lavoro a 57 anni è praticamente impossibile – spiega Sergio, raccontando l’inizio dell’impresa che gestisce con il figlio – dopo qualche ricerca abbiamo trovato cosa mancava a questa città. Così ci siamo fatti venire un’idea originale”.

 

Ogni bicicletta di Stunning Bike Co-Tours ha un iPad con un’applicazione simile a Google Maps, con circa 32 punti di interesse turistico. Quando il turista si avvicina a uno dei punti, l’audioguida parte automaticamente, insieme a una gallery di immagini storiche.

“Papà si occupa della sicurezza durante i tour – prosegue Andrea – io ho pensato al supporto digitale. L’applicazione è open source. Abbiamo scritto testi e contenuti. Ora il servizio è disponibile in sette lingue”.

Oggi la piccola compagnia riscuote moltissimi consensi. “Siamo una delle Tripadvisor Experience consigliate – spiega Sergio – gli americani sono i nostri clienti più affezionati. Amano poter girare in bici ascoltando la storia del nostro territorio”.

Dalla Sicilia al Lario, i gommoni-motocicletta di Ignazio


Ignazio Cardillo è un lupo di mare abituatosi all’acqua dolce del Lario. “Sono venuto a Como tre anni fa, dalla Sicilia, per lavorare in Svizzera – spiega mentre ormeggia un piccolo gommone bianco al porticciolo di San Martino – poi, però, unendo la passione per le moto e le barche, mi sono inventato un prototipo di gommone con un sedile da motocicletta e ho lanciato la mia compagnia”.

Ignazio, una vita da agente marittimo, oggi gestisce Shusciu Rent a Boat, servizio di noleggio tender semplici da guidare senza patente nautica per i turisti in visita a Como. “Con noi si può osservare il lago da un punto di vista inedito – spiega Ignazio, cappello di paglia e polo bianca con i logo di Shusciu, fondata nel 2018 e la cui flotta conta, per adesso, due imbarcazioni – i gommoni sono abbastanza potenti per arrivare fino a Bellagio. Offriamo un’alternativa più originale ai vecchi pedalò o ai natanti più grandi”.

Dal suo punto di osservazione sulla piccola darsena, Ignazio sta vedendo il profilo del turista medio cambiare e diventare più giovane e incline alle esperienze meno convenzionali.

“Spesso i miei clienti sono coppie giovani, tra i 30 e i 40 anni o gruppi di amici che vogliono essere liberi di esplorare senza dover noleggiare un’imbarcazione con conducente”.

Alla seconda stagione, Shusciu è una storia di successo e, ora, Ignazio pensa ad espandersi: “Dall’anno prossimo contiamo di avere più posti e imbarcazioni”.

La casa dei 10mila viaggiatori di Mattia e Xavier


Intervistare Mattia Venturati, general manager di The House of Travelers, può essere un compito arduo. Dietro alla scrivania della sede comasca della compagnia di gestione di proprietà di villeggiatura fondata nel 2015 insieme all’amico e socio Xavier Folini, amministra più di 100 case vacanze sparse in città e sulle sponde del lago, da Lenno a Careno con un numero impressionante di persone ospitate: 9800 dall’inizio dell’anno.

Il che si traduce in un telefono che non smette di squillare e un continuo viavai di turisti nella sede della compagnia. “Abbiamo iniziato con un solo appartamento – racconta Mattia, un tempo agente di viaggio per Francorosso, il tour operator – poi abbiamo aumentato il numero di strutture. Abbiamo lasciato i rispettivi lavori per dedicarci a The House of Travelers”.

La compagnia offre pacchetti completi di gestione delle proprietà, dal marketing ai check-in, dalla manutenzione alle pulizie, sollevando i proprietari dalle incombenze più complesse, come la trasmissione dei documenti degli ospiti alla Questura.

Per Mattia, il potenziale turistico di Como è enorme, ma la città si deve ammodernare. “Il periodo d’oro del turismo continuerà per sei o sette anni. Ma molti proprietari devono capire che le “case della nonna” non possono essere lo standard. C’è bisogno di strutture moderne per il tipo di turismo in arrivo a Como. Noi stessi vogliamo lasciare le case più datate concentrandoci su quelle più nuove”.

Il check-in robotico di Keesy per una città 2.0


Non serve essere consumati viaggiatori per aver avuto, almeno una volta, difficoltà con un check-in in un b&b. Gli orari dei proprietari e degli ospiti non corrispondono e la consegna delle chiavi diventa ardua. Altre volte è la burocrazia a mettersi di mezzo.

Da settembre 2018, però, la startup tecnologica Keesy ha messo a disposizione a Como, in viale Cavallotti, un proprio point per il check-in automatizzato a qualsiasi ora, per chi soggiorna nelle case vacanza della città.

La compagnia fondata dal fiorentino Patrizio Donnini nel 2016 si appoggia, per il territorio di Como, Varese e Sondrio, a Lakeasy, società fondata da Samuele Flaminio, Simone Majeli, Roberto Magnaghi e Davide Marelli. “Sappiamo quali sono i problemi per gli operatori -spiega Samuele Flaminio, Ceo di Lakeasy- Keesy è una startup innovativa che offre soluzioni ai property manager della città”.

Recentemente, Keesy ha introdotto il servizio Keesy Smart. “Al punto di viale Cavallotti gli ospiti possono raccogliere le chiavi -racconta Samuele- mentre check-in smart permette di arrivare direttamente in struttura, senza passare dal centro. Utile se sei diretto in alto lago, ad esempio”.

Keesy rappresenta, secondo Samuele, l’evoluzione necessaria richiesta alla città per tenere testa al turismo 2.0. “Como dovrebbe stare al passo e programmare strategie, evitando di formulare risposte a necessità che, nel frattempo, sono già cambiate”.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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